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“The Marios” in vetta al Gasherbrum II

GASHERBRUM II, Pakistan — La voce arriva direttamente dalla vetta del Gasherbrum II (8.035 metri): "Siamo in cima!". E’ quella di Mario Merelli, che ha messo a segno in questi minuti il suo quinto ottomila (compresa la middle dello Shisha Pangma) insieme all’amico Mario Panzeri, all’ottavo sigillo senza ossigeno. Con loro, Lina Quesada Marcha, la prima sivigliana sul GII.

"Qui sopra ci si potrebbe fare la settimana bianca – scherza Merelli dalla vetta del Gasherbrum -. Ma non ci possiamo fermare molto, perchè dal sacco a pelo e dai rifornimenti ci separano ancora 6-7 ore di cammino. L’è amò longa…".
 
Merelli, Panzeri e la Quesada Marcha sono partiti alle 22 di ieri sera da campo 2 (6.500 metri) e lì faranno ritorno nelle prossime ore. "Volevamo fare qualcosa di diverso dal solito partire da campo 3 o campo 4. E ce l’abbiamo fatta".
 
Dei fulmini, insomma. Merelli ride: "Direi piuttosto delle tartarughe. Che però sanno tener duro. A parte gli scherzi, siamo molto contenti per Lina, che ha fatto un’ottimo risultato per una che proviene da Siviglia, un paese dove non sanno nemmeno cos’è la neve".
 
Una soddisfazione infinita è ciò che traspare dalle voci dei tre alpinisti, che raccontano di una giornata bellissima e molto calda. Tanto che, parole loro, in alcuni punti veniva voglia di levarsi la tuta d’alta quota.
 
La gioia è stata particolarmente intensa probabilmente perchè è arrivata dopo due tentativi falliti, di cui uno – particolarmente sconfortante – solo cinque giorni fa. Dopo essere arrivati a campo 3, infatti, gli alpinisti non hanno più trovato la tenda con i loro materiali. Spazzata via dalla bufera.
 
Non gli è restato che rientrare al base, con il morale sottoterra. Ma qui, una bellissima sorpresa li ha subito risollevati: gli alpinisti delle altre spedizioni hanno garantito loro che i tentativi di vetta di quei giorni avrebbero lasciato in alto il materiale, a loro disposizione.
 
Sara Sottocornola
 
 

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