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Gli italiani amano la montagna: 12 milioni l’hanno scelta per le vacanze invernali

Dodici milioni di italiani hanno scelto la montagna per le loro vacanze invernali nel primo trimestre del 2023, oltre 7 milioni e mezzo per un break di una settimana o poco meno e i restanti per una gita di un giorno. E però, sono sempre di meno quelli che decidono di salire in quota per praticare lo sci o altri sport invernali. Sono i dati fondamentali che emergono da una ricerca SWG commissionata da Confcommercio e che tutto sommato confermano le già buone premesse di fine 2022, registrate in occasione del ponte dell’Immacolata: a noi italiani la montagna piace, e d’inverno ancora di più.

Dove siamo andati e quanto abbiamo speso

E ci piace soprattutto la montagna tricolore, scelta in quasi il 90% dei casi: fra le varie destinazioni, primeggia l’arco alpino, soprattutto le varie località del Trentino Alto Adige, seguite da quelle di Lombardia e Valle d’Aosta e poi (nell’ordine) da quelle di Piemonte, Veneto e Friuli. Chi ha scelto l’estero è comunque rimasto in qualche modo vicino a casa, puntando su Svizzera, Austria e Francia.

Secondo la ricerca, ogni italiano ha speso in media 540 euro per la vacanza, ma un dato interessante è che la pandemia e i due anni di coronavirus hanno un po’ modificato quello che ci spinge ad andare in montagna. Le ragioni indicate dai viaggiatori, sono state (nell’ordine): per fare escursioni naturalistiche, degustazioni enogastronomiche, rilassarsi nei centri benessere e andare per negozi.

E lo sci e gli altri sport invernali? Complici i prezzi saliti tantissimo (con riferimento allo sci in pista), e anche al fatto che ci siamo disabituati a praticarli, sono solo al quinto posto fra le preferenze.

Nonostante questo, andare in montagna d’inverno non è la stessa cosa senza la neve, e dunque l’interesse per le condizioni meteorologiche (e la conseguente atmosfera che sanno regalare) resta fondamentale: ben 4 italiani su 10 hanno confermato che cambieranno o hanno cambiato i loro programmi di vacanza, in assenza di neve.

Positivo il primo bilancio dell’anno

Senza entrare nel dettaglio dei dati relativi al Carnevale, altro evento in grado di movimentare milioni di persone (però più verso le grandi città o le cosiddette città d’arte), resta il fatto che il quadro tracciato dall’analisi di SWG-Confcommercio è positivo e lascia ben sperare per il resto dell’anno.

Circa 25 milioni di Italiani si sono messi in viaggio tra Natale e l’Epifania e soprattutto è salita la nostra propensione a spostarci: ora l’indicatore è a quota 63 (su una scala di 100), cioè un paio di punti in più rispetto a un anno fa e sostanzialmente in linea con i livelli pre-pandemia. Quel che emerge dalla ricerca è che a prevalere sono comunque gli short break da 1-2 notti fuori casa, agevolati anche dal fatto che il 2023 è un vero e proprio anno dei ponti. Cosa che non sarà sfuggita ai più previdenti.

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