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Valanghe, uno sguardo ai bollettini in vista del weekend

Le montagne italiane sono tornate a rivestirsi di un manto candido e, secondo le previsioni meteo, all’orizzonte vi è ancora possibilità di qualche precipitazione nevosa residua soltanto in alcuni settori dell’Appennino. Passate dunque le intense nevicate dei giorni scorsi, come resistere alla tentazione di qualche uscita in quota? Che l’intenzione sia una passeggiata, una ciaspolata o un giro sugli sci in fuoripista, la regola è come sempre non lesinare in termini di prudenza. Il pericolo valanghe, come mostrano i bollettini, resta elevato sia sull’arco alpino che sugli Appennini. Andiamo a dare uno sguardo più nel dettaglio.

Partendo dalle Alpi, per la giornata odierna, senza attualmente all’orizzonte variazioni di rilievo per sabato e domenica – ma ricordiamo sempre che i bollettini vengano aggiornati quotidianamente e che quindi sia bene andare a rivederli in fase di programmazione di una uscita e anche poco prima di intraprenderla – il bollettino AINEVA prevede un pericolo variabile da un grado debole (1) a moderato (2) e marcato (3).

In particolare, si stima un grado prevalentemente marcato su vasta parte del settore occidentale. In Piemonte in relazione alle Valli Germanasca e Pellice, Valli del Monregalese, Alpi Graie, Valli Maira e Grana, Alpi Graie di confine, Valli Varaita e Po, Valli Susa e Chisone, Valli Gesso e Vermenagna, Alte Valli Susa e Chisone, Valle Stura. In Valle d’Aosta nell’area di Saint-Pierre e Saint-Nicholas, Val Veny, Valgrisenche, La Salle Morgex, Val Ferret, Val di La Thuile, Gran Bernardo Ollomont, Valle di Cogne, Valsavaranche, Val di Rhemes, Bassa Valle di Champorcher.

Spostandosi verso est, pericolo marcato è segnalato su Alpi Retiche Orientali, Alpi Retiche Centrali, Adamello, Dolomiti di Gardena, Dolomiti di Sesto, Latemar, Gruppo dell’Ortles, Primiero – Pale di S. Martino, Adamello meridionale, Prealpi, Adamello – Presanella, Dolomiti di Braies, Brenta settentrionale – Peller, Vallarsa, Folgaria – Lavarone, Valle di Fassa, Brenta meridionale, Sole, Pejo e Rabbi, Lagorai meridionale, Valle di Ledro, Lagorai settentrionale, Maddalene, Paganella, Marzola – Valsugana, Pine’ – Valle dei Mocheni, Alpago – Cansiglio, Prealpi Bellunesi, Dolomiti di Comelico, Prealpi Veronesi, Cadore, Dolomiti Agordine e Zoldano, Dolomiti di Ampezzo, Prealpi Vicentine, e ancora Prealpi Carniche Occidentali, Canin, Alpi Giulie senza Canin, Alpi Carniche Orientali, Alpi Carniche Occidentali

In Appennino il Servizio Meteomont Carabinieri prospetta un grado di pericolo da moderato (2) a marcato (3). Un miglioramento con decremento a grado debole è previsto per i prossimi giorni sui rilievi liguri e del Pavese. Il grado risulta marcato in particolare su Appennino Emiliano centrale, Appennino romagnolo, Appennino umbro-marchigiano meridionale e Sibillini, Gran Sasso, Velino-Sirente, Maiella, Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, Matese e Appennino lucano.

Qui la nostra guida su come leggere i bollettini valanghe.

Il tempo per i prossimi giorni

“Fra venerdì sera e le prime ore di sabato, nevicate deboli ma a quote collinari (200-500 m) su Romagna, Marche e Abruzzo, e a quote alto-collinari (500-800 m) sui rilievi del Lazio centro-meridionale – ci informa il meteorologo Filippo Thiery – . Per il resto della giornata di sabato, le residue nevicate sulla fascia collinare e appenninica di Marche e Abruzzo saranno davvero molto esigue (anche se il cielo su queste regioni si manterrà prevalentemente nuvoloso, al pari dell’Appennino tosco-emiliano, del Molise e dell’Appennino meridionale), mentre precipitazioni più significative riguarderanno Calabria e Sicilia, qui nevose al di sopra degli 800-1000 m, con apporti al suolo che soprattutto fra Nebrodi, Peloritani e versante settentrionale dell’Etna potranno anche raggiungere una quindicina di cm di neve fresca. Domenica situazione in ulteriore generale stabilizzazione, con residue e deboli precipitazioni fra Calabria e Sicilia, cielo sereno al Nord e sui versanti tirrenici della penisola (ma temperature ancora rigide, specie nei valori notturni e quindi nelle minime dell’alba), ancora nubi sulle regioni del medio versante adriatico, sull’Appennino meridionale e sui settori ionici.”

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