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Valanga sul Lagorai. Muore una giovane scialpinista, ferito il compagno

Una scialpinista ha perso la vita nel pomeriggio di ieri, martedì 24 gennaio mentre il suo compagno di escursione – un uomo del 1976 residente a Pergine Valsugana (TN) – è rimasto ferito a un arto inferiore, dopo essere stati travolti da una valanga nel gruppo del Lagorai, a monte del rifugio Caldenave e a valle della Forcella Ravetta, a una quota di circa 2.100 metri.

I due scialpinisti sono stati raggiunti dal Soccorso Alpino dopo che il loro mancato rientro da un’uscita nella zona del rifugio Caldenave era stato denunciato al Numero Unico per le Emergenze 112 intorno alle 16.15. Dopo la chiamata, la Centrale Unica di Trentino Emergenza, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino orientale del Soccorso Alpino e Speleologico, ha chiesto l’intervento degli operatori della Stazione Bassa Valsugana e dell’elicottero, che è decollato da Mattarello per effettuare un sorvolo.

L’equipaggio dell’elisoccorso è riuscito a individuare in poco tempo dall’alto la valanga e alcune tracce degli scialpinisti. Il Tecnico di elisoccorso, l’unità cinofila del Soccorso Alpino di turno al nucleo elicotteri e due operatori della Stazione Bassa Valsugana sono stati verricellati sul posto. I soccorritori hanno cominciato la ricerca con Artva e sonda ed hanno individuato sotto la neve lo scialpinista, che era riuscito a crearsi una bolla d’aria che gli ha consentito di respirare. L’uomo è stato trovato cosciente, con un possibile trauma all’arto inferiore. La ricerca con Artva ha permesso di trovare anche la seconda scialpinista, estratta dalla neve in stato incosciente. Per lei purtroppo non c’è stato nulla da fare. Da una prima ricostruzione pare che la valanga, con un fronte di circa 100 metri e una lunghezza di circa 200 metri, fosse caduta diverse ore prima.

Un peggioramento delle condizioni meteo, con nevicate e scarsa visibilità, non ha permesso all’elicottero di volare in quota per trasferire altri soccorritori e per recuperare a valle l’infortunato e la salma. Mentre sul luogo dell’incidente, i soccorritori hanno scavato una truna per proteggersi dal maltempo, una squadra di circa 20 soccorritori delle Stazioni della Bassa Valsugana, Levico, Tesino e Pergine sono partiti per raggiungere il luogo dell’incidente via terra, anche con il supporto dei Vigili del Fuoco, per un tratto con quad e motoslitte e poi con gli sci di alpinismo, impiegando oltre due ore. Una volta sul posto, l’infortunato è stato imbarellato e trasportato a valle dai soccorritori in sci d’alpinismo fino al rifugio Carlettini, per essere affidato all’ambulanza, intorno alle 22.30, ed essere trasferito in ospedale.

La vittima dell’incidente è risultata essere Arianna Sittoni, 30 anni, di Viarago di Pergine. Il compagno ferito sarebbe invece Guido Trevisan, ex gestore del Rifugio Pian de Fiacconi in Marmolada, distrutto da una valanga nel dicembre 2020 e oggi gestore del rifugio Caldenave.

Nella zona, secondo i bollettini AINEVA, era previsto un pericolo valanghe di grado 3 (marcato), oltre i 2100 metri, debole (1) a quote inferiori. Valori che restano stabili per la giornata odierna.

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