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“Non ci furono molestie”, archiviato il procedimento contro Antonio Montani

Una decisione del Giudice per le Indagini Preliminari di Venezia ha sciolto un nodo che ha pesato per mesi sui vertici del Club Alpino Italiano. Il GIP del capoluogo veneto, lunedì 9 gennaio, ha archiviato il procedimento penale per molestie intentato dalla collaboratrice, signora A. G., nei confronti del Presidente Generale del Club Alpino Italiano Antonio Montani.

La vicenda, dall’autunno del 2021 in poi, ha messo in subbuglio la dirigenza del CAI, che doveva individuare il successore del Presidente generale Vincenzo Torti. Dopo l’elezione di Montani il 30 maggio, all’Assemblea dei delegati di Bormio, i Vicepresidenti Francesco Carrer e Lorella Franceschini hanno dato le dimissioni. “C’è già stata una richiesta di archiviazione, la ragazza si è però fermamente opposta lasciando così il fascicolo aperto” ha spiegato Andrea Pasqualetto sul Corriere della Sera del 10 giugno.

Qualche settimana più tardi, in una lettera aperta, 34 alpinisti, giornalisti e scrittori, tutti soci del Club Alpino Italiano, hanno invitato il Presidente “a dimettersi dalla sua carica fino alla completa e definitiva soluzione della vicenda”. “Ho deciso che non sarebbe stato giusto rinunciare ai progetti di rinnovamento del CAI per accuse che io reputo ingiuste” ha risposto l’interessato.

Ieri il GIP di Venezia ha chiuso il procedimento contro Antonio Montani

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8 Commenti

  1. E adesso tutti quelli che l’avevano già moralmente condannato a partire da Pinelli che in un articolo riportato proprio su questo sito l’aveva criticato dicendo che faceva regredire il C.A.I. al tempo … “Quando i maschi – nelle vignette dei fumetti -, per conquistare le femmine, le afferravano per i capelli, trascinandole, volenti o nolenti, al fondo delle caverne. Qualcuno sostiene che già si intravvedono i primi sintomi…” con evidente riferimento voluto alla situazione giudiziaria all’epoca ancora in corso, forse dovrebbero quanto meno chiedere scusa. Scuse, bene inteso, rivolte alla persona e non all’operato svolto come Presidente che è assolutamente criticabile.

    1. Nessuna scusa è dovuta al signor Montani che ha ampiamente utilizzato la sua visibilità mediatica per screditare la donna che lo ha denunciato.
      La gogna a cui Montani l’ha sottoposta, insinuando che agisse per conto dei suoi oppositori, è gravemente lesiva per la donna che lo ha denunciato ed agisce come deterrente per tutte le altre donne che potrebbero voler intraprendere azioni analoghe.

  2. Adesso non penso più male del Montani.
    Però mi fa vedere il cai come un club molto turistico e generalizzante e penso male.

  3. Come la mettiamo con coloro che l’hanno infangato, si sono dimessi o firmato lettere perché si dimettesse, persone di un certo spessore alpinistico, accademici e quant’altro……dovrebbero vergognarsi e magari anche chiedere scusa. La verità anche nel tempo viene sempre a galla !!!

    1. Solo il presidente Montani dovrebbe chiedere scusa, a tutta l’associazione, per la mancanza di tatto della sua comunicazione su questa vicenda e per aver sempre screditato e intimidito la donna che lo ha denunciato insinuando, senza portare la minima evidenza delle sue affermazioni, che la denuncia rientrasse in un complotto ai suoi danni.
      Una cosa del genere si può dire al bar con gli amici, non in interviste a quotidiani nazionali.
      Se si fanno certe illazioni in pubblico bisognerebbe portarne evidenza. E i giornalisti dovrebbero chiederlo su che basi si fanno certe affermazioni.

  4. Obbligati a chiedere scusa (cito da articolo precedente di MontagnaTV):
    “A firmare il documento [di richiesta di dimissioni] in ordine alfabetico, sono stati Fabrizio Antonioli, Claudio Bassetti, Gianni Battimelli, Alessandra Beltrame, Leonardo Bizzaro, Irene Borgna, Enrico Brizzi, Enrico Camanni, Lorenzo Carpanè, Luigi Casanova, Giulia Castelli, Lucia Castelli, Paolo Cognetti, Francesca Colesanti, Linda Cottino, Riccarda De Eccher, Franco Faggiani, Paola Favero, Antonella Giacomini, Luisa Iovane, Tamara Lunger, Nicola Magrin, Ugo Manera, Roberto Mantovani, Luca Mercalli, Silvia Metzeltin, Carlo Alberto Pinelli, Matteo Righetto, Vinicio Stefanello, Mirella Tenderini, Anna Torretta, Mario Verin, Nanni Villani. “

  5. In Italia però si impugna, si ricorre e si va fino in Europa … si procede per anni fino all’oblio.
    Non sarei sicuro di niente su queste cose e non chiederei niente.
    Auguri a tutti, anche al cai che spero rinsavisca e non continui più a fare come quasi tutti gli altri club.

  6. Le sentenze non si commentano, disse un famoso politico di altri tempi. Io però continuo a pensare che in una situazione del genere non era opportuno presentarsi come candidato alla Presidenza. inoltre ha vinto con uno scarto di pochissimi voti, chissà perché. Infine il momento, il CAI non ha mai avuto tanti contributi dallo Stato come in questi anni.
    Devo però riconoscere onestamente che i primi atti di Montani sono stati corretti e le iniziative prese sono encomiabili.

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