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Valanga in Val di Fassa, morto scialpinista estratto in gravi condizioni

Aggiornamento 13/12/2022 – Purtroppo lo scialpinista estratto in gravi condizioni dalla massa nevosa non ce l’ha fatta. L’uomo è morto lunedì 12 dicembre nel reparto di rianimazione del Santa Chiara, dove era stato ricoverato a seguito dell’incidente.


Aggiornamento 12/12/2022 – Nella giornata di sabato 10 dicembre uno scialpinista del 1978 di Cremona è stato trasportato d’urgenza in ospedale dopo essere stato travolto da una valanga, che si è staccata nella zona del rifugio passo San Nicolò, in cima alla val San Nicolò, a valle del rifugio lungo il versante verso baita alle Cascate, in Val di Fassa, Trentino.

Il distacco nevoso con un fronte di circa 50/70 metri e una lunghezza di circa 300 metri ha coinvolto due scialpinisti che si trovavano a una quota di circa 2.200 m.s.l.m. e facevano parte di un gruppo di sette: uno è stato sepolto parzialmente ed è riuscito a liberarsi, l’altro è stato sepolto completamente dalla neve. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 13 da parte dei compagni di escursione che hanno cominciato subito le operazioni di ricerca dello scialpinista con le sonde poiché l’uomo era privo di Artva.

La Centrale Unica di Trentino Emergenza, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino settentrionale del Soccorso Alpino e Speleologico, ha chiesto l’intervento dell’elicottero mentre una squadra di operatori della Stazione Centro Fassa si portava sul posto con la motoslitta e a piedi. A causa delle cattive condizioni atmosferiche, con scarsa visibilità dovuta alla presenza di nebbia, l’elicottero è dovuto atterrare a Predazzo.

Da lì tecnico di elisoccorso, l’unita cinofila del Soccorso Alpino di turno al nucleo elicotteri di Mattarello, equipe medica, soccorritori provenienti dalle Stazioni Centro Fassa, Alta Fassa e Moena e Vigili del Fuoco sono stati trasportati in quota con i mezzi dei Vigili del Fuoco e con le motoslitte e i quad. Due unità cinofile di Soccorso Alpino e Polizia hanno cominciato la ricerca in valanga, mentre una quarantina di soccorritori hanno effettuato una ricerca con le sonde.

Intorno alle 14.20 l’uomo è stato individuato sotto la neve in gravi condizioni, è stato disseppellito e affidato alle cure dell’equipe medica. Poiché la nebbia non ha permesso all’elicottero di avvicinarsi per il recupero, l’uomo è stato trasferito a valle via terra con i mezzi, affidato all’ambulanza e poi all’elicottero e trasferito d’urgenza all’ospedale Santa Chiara di Trento. L’intervento si è concluso intorno alle 16.30.

Attenzione ai bollettini valanghe

Prima di ogni uscita in quota è essenziale non dimenticare di dare uno sguardo al bollettino valanghe. Ricordiamo che dal 1 marzo 2022 sia disponibile sul sito valanghe.report un bollettino valanghe congiunto multilingue, che informa quotidianamente i cittadini sulla situazione valanghe riferita all’intero arco alpino italiano e parte dell’Appennino.

Per la giornata di sabato, in relazione all’area del Trentino il bollettino riportava un grado di pericolo 3 – marcato. “La neve fresca deve essere valutata con attenzione – la raccomandazione conseguente del Soccorso Alpino Trentino sui canali social – . In tutte le regioni in quota l’innevamento è estremamente variabile a seconda dell’azione del vento. Nelle zone in prossimità delle creste, nelle conche e nei canaloni si sono formati accumuli di neve ventata in parte facilmente distaccabili. A bassa quota a livello locale debole pericolo di valanghe per scivolamento di neve e colate umide. A livello isolato sono possibili distacchi a distanza e valanghe spontanee.”

Il video prima del distacco: “Non ci ferma nessuno”

L’uscita scialpinistica del gruppo di amici di Schio non è iniziata nelle migliori condizioni meteo, come dimostra il video postato dallo scialpinista estratto in gravi condizioni dalla neve, Alessandro De Marchi, su Instagram, prima dell’incidente. Una diretta in cui, accanto alla presentazione del team, “giovani ventenni in cerca di avventure”, viene evidenziata la condizione di whiteout presente nella zona e l’assenza di ulteriori comitive. “Qua siamo veramente solo noi”, afferma De Marchi. “Ci stiamo preparando dopo aver scaldato le gambe a un whiteout generale. Già verso mezzogiorno avevano messo una chiusura ed effettivamente l’hanno azzeccata in pieno. Ma non ci ferma nessuno.

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