AlpinismoAlta quota

Stefano Ragazzo e Silvia Loreggian aprono una nuova via su un 6000 inviolato in Nepal

Decidere di andare in una valle vergine lontana dai luoghi di arrampicata più comuni del Nepal è stata una vera e propria avventura: nessuna informazione, non molte foto a riguardo e nessun aiuto di portatori o sherpa, solo noi due e l’aiuto di un uomo locale con uno yak locale fino al campo base a 4600 metri, da lì è iniziata l’esplorazione”. Sono queste le premesse di una spedizione nella remota area del Kangchenjunga su una montagna senza nome, ma dalla bella forma piramidale, che ha portato all’apertura di una nuova via. Protagonisti di questa avventura due italiani: Stefano Ragazzo e Silvia Loreggian.

Quando siamo partiti per questa spedizione avevamo solo una foto del Sato Peak raccolta dall’Himalayan Database; questa foto era stata scattata dal lato est e la montagna sembrava una grande piramide e anche dalle mappe sembrava avere la stessa forma. Quando siamo arrivati al campo base avvicinandoci dal lato nord abbiamo scoperto che c’erano due cime, apparentemente con la stessa altitudine” raccontano i due alpinisti.

L’obiettivo iniziale era quello di salire la parete nord, ma come è successo alla quasi totalità delle spedizioni autunnali le condizioni di neve abbondanti sulle montagne ha costretto a optare per un piano B. “Dopo alcuni tentativi, abbiamo scelto la cresta sud-est perché sembra più rocciosa e quindi più “sicura”. Siamo saliti lungo la cresta raggiungendo questa cima senza nome a 6100 metri che abbiamo deciso di chiamare Sato Pyramide, la cima principale del Sato Peak è solo 100 metri più in alto sulla destra”. La discesa è avvenuta lungo la medesima via di salita, che è stata chiamata Kalypso, 600 metri di sviluppo per difficoltà M4/V.

La cima principale non è ancora stata scalata, ma siamo molto soddisfatti di ciò che abbiamo raggiunto, è stata una vera spedizione esplorativa e abbiamo imparato molto, il che è bello perché significa che il nostro processo di apprendimento in montagna continua e che torniamo a casa con molti nuovi progetti in mente!” hanno scritto Stefano Ragazzo e Silvia Loreggian sui social.

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