Nel 1910, a soli 7 anni di distanza dall’invenzione del primo aereo da parte dei fratelli Wright, l’aviatore francese di origini peruviane Geo Chavez saliva a bordo del suo monoplano Blériot XI per realizzare una impresa epica: il primo sorvolo delle Alpi. Un sogno realizzato sì, ma conclusosi in tragedia, che viene ripercorso nella pellicola “Più in alto delle nuvole” (Italia, 2015, 53′), film documentario del regista Fredo Valla, disponibile su Prime Video e Vimeo.
La vicenda è narrata dal cantautore Giorgio Conte attraverso le note di una canzone e l’incontro con alcuni studiosi del pionierismo aviatorio. L’animazione è curata da Francesco Vecchi e Alessia Cordini. Una ballata per immagini, dove si uniscono rari repertori d’archivio e sequenze di animazione in stile papier decoupé.
Il film è stato prodotto da GraffitiDoc (Torino) con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte e Regione Piemonte, Programma MEDIa, Cineteca di Bologna e CNC, in coproduzione con Les Films du Tambour de Soie.
Il primo sorvolo delle Alpi
Geo Chavez aveva appena 23 anni quando, il 23 settembre 1910, si lanciò nella folle impresa di realizzare il primo sorvolo delle Alpi a bordo di un monoplano Blériot XI, da immaginarsi come poco più di un telaio di legno, corde e teli. Decollò da Briga, in Svizzera, alle 13:29, riuscì a sorvolare le Alpi dirigendosi verso Domodossola, dove sarebbe dovuto atterrare. Purtroppo in tale delicata fase conclusiva della sua avventura, a 45 minuti dal decollo. Quando era ormai a una ventina di metri dal suolo l’aereo precipitò di punta per il cedimento improvviso della struttura alare. Chavez ne uscì gravemente ferito e morì 4 giorni più tardi.
