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Patagonia, la famiglia Chouinard cede l’azienda a una no-profit per il bene del Pianeta

A mezzo secolo dalla sua fondazione, l’iconico brand outdoor Patagonia, si trova di fronte a un cambio di rotta. Il fondatore Yvon Chouinard e la sua famiglia hanno deciso di cedere l’azienda a una no-profit, per il bene del Pianeta. Una cessione che ha valore pari a circa 3 miliardi di dollari. Una scelta oculata, che consentirà di vedere le entrate annue della compagnia, pari a circa 100 milioni di dollari, destinate a progetti per combattere il cambiamento climatico e proteggere le aree meno sviluppate della Terra.

La notizia, apparsa in prima battuta sul New York Times, si è diffusa in tutto il mondo in poche ore, registrando grande apprezzamento, come dimostrano le parole dell’affezionato Tommy Caldwell, che in un post social ha dichiarato: “Sono sempre stato orgoglioso di far parte di questa azienda, ma in questo momento, devo ammetterlo, ho pianto un po’. I Chouinard sono eroi da secoli. Ecco come appare davvero la filantropia!”.

La scelta di Yvon Chouinard in fondo non stupisce. Ha sempre dimostrato di essere un miliardario poco convenzionale, amante decisamente più dell’ambiente che del profitto. “Sono un imprenditore da quasi cinquant’anni. È difficile per me pronunciare queste parole, tanto quanto sarebbe difficile per qualcuno ammettere di essere un alcolista o un avvocato: non ho mai stimato questa professione”, una sua citazione che ci fa piacere ricordare in tale circostanza.

“Speriamo che questo influenzi una nuova forma di capitalismo che non finisca con pochi ricchi e un gruppo di poveri – le parole del fondatore, oggi 83enne, riportate dal NYT – . Daremo via la massima quantità di denaro alle persone che stanno lavorando attivamente per salvare questo pianeta”.

In termini di produzione non c’è da attendere cambiamenti. L’azienda continuerà a produrre capi di abbigliamento presso la sede di Ventura, California, ma dovremo abituarci a non considerarla più “l’azienda dei Chouinard”.

La famiglia ha trasferito irrevocabilmente le azioni con diritto di voto, pari al 2% del totale, a un nuovo ente denominato Patagonia Purpose Trust che, come evidenziato dal NYT, sarà supervisionato dai membri della famiglia e dai loro più stretti consiglieri allo scopo di garantire che venga mantenuto da parte di Patagonia l’impegno in una gestione d’impresa socialmente responsabile e nella cessione dei profitti. Un dono che avrà un costo per i Chouinard, pari a 17.5 milioni di dollari di tasse.

E il restante 98% delle azioni è stato ceduto alla organizzazione no-profit Holdfast Collective che raccoglierà i profitti aziendali, impegnandosi per il loro utilizzo nella lotta al cambiamento climatico. Da questa donazione, la famiglia non ha ricevuto alcun beneficio fiscale. Una scelta onerosa dunque, che i Chouinard hanno deciso di sostenere in difesa dei propri principi.

Di seguito il Tweet con cui gli ormai ex-proprietari hanno annunciato la cessione dell’azienda “al Pianeta Terra”.

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Un commento

  1. Una nuova forma di gestione di una società in ricco attivo.
    La capisco così semplificando.
    Il 2% è della famiglia, ha i diritti di voto e decide i bilanci e le strategie, standosene fuori.
    Il 98% fa funzionare l’azienda e gestisce gli utili, standosene dentro.
    Chissà se funzionerà come si spera funzioni.
    Auguri sinceri !

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