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Alpinisti bloccati per una notte oltre 3000 metri sul Cervino

In collaborazione con la stazione di soccorso di Zermatt, nelle prime ore di giovedì 18 agosto, Air Zermatt ha evacuato due alpinisti polacchi bloccati per una intera notte sul versante elvetico del Cervino. I due avevano lanciato una richiesta di aiuto mercoledì sera. Tuttavia, a causa della nebbia, non era stato possibile inviare soccorsi né a piedi né in elicottero.

Secondo le ricostruzioni di Air Zermatt, nella giornata di mercoledì i due alpinisti avevano raggiunto la vetta del Cervino. In fase di discesa, avrebbero però sbagliato strada, a circa 3600 metri di quota, rimanendo bloccati. Intorno alle 20:00 hanno iniziato a chiedere aiuto urlando a gran voce. E successivamente hanno effettuato una chiamata al numero di emergenza.

Come premesso, far decollare un elicottero o inviare una squadra via terra è risultato impossibile a causa della fitta nebbia presente sulla montagna. Ecco perché gli alpinisti hanno dovuto trascorrere una fredda notte sul Cervino, con tanto di nevicata.

Intorno alle 4:00 del mattino, uno dei due alpinisti ha effettuato una seconda chiamata di emergenza, dicendo che il suo collega non si muoveva e pareva congelato. Una squadra di soccorso dell’Air Zermatt è finalmente riuscita a decollare intorno alle 5 del mattino.

Inizialmente è stato trovato solo uno dei due alpinisti, che ha informato i soccorritori del fatto che il collega fosse più in alto e necessitasse di aiuto urgente. Il compagno è stato trovato al riparo sotto una cengia. Entrambi sono risultati illesi, senza segni di congelamento.

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3 Commenti

  1. Domanda: quindi la cresta Hörnli non è interdetta? In fase di discesa c’è la capanna Solvay a 4000m ma evidentemente si saranno persi più giù…! Tutti polacchi sti giorni…

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