Una fatalità sulla Grigna Settentrionale (2410 m), montagna su cui era salito oltre 5600 volte, ha portato via Claudio Ghezzi, esperto alpinista di 69 anni, originario di Missaglia (Lecco). Ghezzi sarebbe precipitato lungo la ferrata al Sasso Carbonari, mentre era in fase di discesa.
L’incidente dopo l’arrivo in vetta
Secondo le ricostruzioni, l’alpinista aveva raggiunto ancora una volta il rifugio Brioschi, sulla vetta del Grignone, quando è stato contattato da una amica in difficoltà sulla ferrata. Sarebbe pertanto tornato indietro per raggiungerla, ma nella discesa, a circa 2000 metri di quota, sarebbe scivolato di fianco alla ferrata, precipitando per una quindicina di metri.
Immediata l’attivazione dei soccorsi. Sono intervenuti l’elisoccorso di Areu – Agenzia regionale emergenza urgenza e le squadre territoriali del Soccorso alpino, la squadra operativa del centro del Bione e quella della Stazione di Valsassina e Valvarrone della XIX Delegazione Lariana. Recuperata illesa l’altra persona che si trovava con lui, mentre le squadre hanno accompagnato a valle il resto del gruppo. La ferrata è stata intanto evacuata.
Il custode della Grigna
“Non ci sono parole per esprimere il grande dolore della giornata odierna – il messaggio di cordoglio diffuso sui social dai gestori del Rifugio Brioschi – . Riposa in pace grande Claudio, sarai per sempre il custode della tua Grigna. Con affetto i gestori del Rifugio Brioschi e Rosalba, con tutti i tuoi amici della Montagna”.
Accanto alle migliaia di ascese sul Grignone, Ghezzi aveva alle spalle diverse spedizioni tra le vette del mondo, da Bolivia, Cile e Perù in Sud America, a Nepal, Pakistan, Tibet e Cina in Asia.
L’avevo appena visto arrivare sorridendo all’arrivo della Pasturo Grignone. Mi aveva trasmesso un’energia pazzesca.
Da quello che avete scritto sembra fosse molto esperto, com’è possibile che fosse slegato sulla ferrata?
O forse: “di fianco alla ferrata” vuol dire che era sul sentiero?