Dalla vetta del Makalu arriva una bella storia sportiva e umana. Sportiva perché Carla Perez è riuscita a coronare il suo sogni di salire in vetta alla montagna senza uso si ossigeno supplementare; umana perché accanto a lei nella realizzazione di questa salita c’erano Esteban Topo Mena e Pemba Gelje Sherpa, arrivati appositamente al campo base per supportarla.
“Perché l’impossibile è nostro amico e l’amore trasforma tutto…” sono state le parole con cui l’alpinista ha annunciato di aver raggiunto la cima della montagna scorso 24 maggio.
Un primo tentativo non era riuscito a Perez, che il 9 maggio aveva provato a forzare l’ultima rotazione di acclimatamento dovendosi però fermate a 250 metri dalla vetta per l’eccessivo freddo che percepiva, anche a causa della non ottima preparazione alla quota di quel momento. In quella giornata arrivarono invece in vetta Egloff e Miranda riuscendo a stabilire il record di velocità senza uso di ossigeno, e anche Mena in veste di guida per Alpenglow con i suoi clienti, tutti con l’uso di ossigeno supplementare.
Tornata al campo base Carla Perez aveva deciso di rimanere ad attendere una nuova finestra di bel tempo, mentre i compagni di spedizione, avendo concluso la loro esperienza, rientravano a Kathmandu, Mena incluso dovendo accompagnare i suoi clienti.
A Kathmandu Topo Mena incontra Pemba Gelje Sherpa, di rientro come guida per Alpenglow dall’Everest. Tra un caffè e l’altro, i due decidono “senza tante chiacchiere” di tornare insieme al Makalu per supportare Carla, che nel frattempo stava ancora attendendo che il maltempo le concedesse la sua chance, che è arrivata il 24 maggio.
Dopo una salita tra vento e neve fino a C4, i tre hanno toccato la vetta del Makalu in una splendida giornata, senza uso di ossigeno supplementare. “Il supporto di cui aveva bisogno era la forza di una squadra che fosse con lei” spiega Esteban. “Alle 8.45 eravamo tutti in cima, in quel momento si poteva percepire solo amore e amicizia incondizionata sulla vetta del Makalu”.
