Alta quota

Sull’Everest Andrea Lanfri e Luca Montanari pronti per la vetta

Partiti dal campo base Andrea Lanfri e Luca Montanari sono rimasti sulla montagna per diversi giorni, con l’obiettivo di ultimare il processo di acclimatazione e adattamento del corpo all’altissima quota. Uno step fondamentale per poter tentare la vetta dell’Everest. Dopo aver salito, nelle scorse settimane, la vetta del vicino Lobuche, un Seimila nell’area del Khumbu, i due alpinisti hanno proseguito la fase di acclimatazione lungo la via nepalese al tetto del mondo.

Partiti dal campo base si sono trovati subito di fronte al grande ostacolo della seraccata del Khumbu, un vero e proprio labirinto di ghiaccio con enormi crepacci e seracchi pronti a crollare da un momento all’altro. “Divertente, se la fai una volta sola” scherza Andrea.

Per superarla servono corde fisse, pazienza e velocità. Oltre si sono affacciati nella Valle del Silenzio. Un enorme pendio ghiacciaio, che in costante salita accompagna fino ai piedi della parete del Lhotse, da cui poi si sale al famoso Colle Sud (7900 m), la porta di accesso agli 8848 metri dell’Everest. “L’avevamo davanti a ogni passo. La cima sembrava così vicina, pensavamo quasi di poterla toccare con mano”. Con passo costane hanno raggiunto il terzo campo, dove hanno passato la notte prima di iniziare una progressiva discesa fino al campo base. Ora qualche giorno di riposo, poi di nuovo in marcia. Questa volta per il tentativo di vetta, presumibilmente dopo 7 maggio.

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close