Ambiente

Quanta acqua è contenuta nei ghiacciai del mondo?

Il fenomeno dello scioglimento dei ghiacciai, che in gran parte del Pianeta ha mostrato una significativa accelerazione nel corso degli ultimi decenni, comporta una ovvia conseguenza: la progressiva riduzione di importanti riserve d’acqua dolce. Un concetto semplice da seguire in linea teorica, difficile da quantificare. Quanta acqua è immagazzinata nei ghiacciai del mondo? Uno studio di recente pubblicazione su Nature Geoscience, dal titolo “Ice velocity and thickness of the world’s glaciers”, fornisce una risposta che potremmo sintetizzare come segue: “meno del previsto”.

Un atlante dei ghiacciai

Attraverso l’analisi di oltre 800.000 immagini satellitari – Sentinel (ESA) and Landsat (NASA) – , un team di ricercatori del CNRS, Université Grenoble Alpes (Francia) e del Dartmouth College (USA), con il supporto della French space agency (CNES), è stato in grado di realizzare la prima mappa globale in cui vengono riportate velocità di spostamento o scivolamento (flow velocity, espressa in metri per anno) e spessore di oltre 250.000 ghiacciai, pari al 98% circa del totale dei ghiacciai terrestri. Per processare una tale mole di dati è stato necessario impegnare 1 milione di ore di calcoli.

La velocità di movimento di un ghiacciaio è un concetto facilmente comprensibile se si supera quella che è la classica visione che tendiamo ad avere di un ghiacciaio: ovvero di una massa di ghiaccio immobile, che al massimo si scioglie un po’ in estate. In realtà, come spiegato dai ricercatori, il ghiaccio va immaginato “come uno sciroppo, che scivola sotto l’effetto del proprio peso”. Scivola da quote maggiori a quote minori e qui eventualmente si trasforma in acqua. Le immagini satellitari consentono di seguire tale movimento dallo Spazio su scala globale.

Essendo la velocità di spostamento funzione della massa di un ghiacciaio, noto il suo valore è possibile stimare lo spessore e la distribuzione spaziale del ghiaccio. E a partire da tali parametri diventa possibile a sua volta la stima del volume totale dell’acqua immagazzinata nei ghiacciai.

La mappa, che per dirla in maniera poco scientifica appare come un affascinante atlante a colori, in cui a differenti sfumature corrispondono varie classi di velocità di scivolamento e spessore del ghiaccio, è liberamente consultabile al seguente link: https://ige-vis.univ-grenoble-alpes.fr/glaciers/index.html.

Di seguito un video che consente di “viaggiare” virtualmente all’interno della mappa, tra i ghiacciai del Karakorum.

Cosa ci racconta la mappa dei ghiacci

Le recenti immagini satellitari utilizzate per realizzare la mappa hanno consentito ai ricercatori di effettuare una revisione di precedenti stime relative a spessore, volume di ghiaccio e dunque riserva idrica immagazzinata nei ghiacciai. I nuovi dati suggeriscono che nei ghiacciai c’è meno acqua del previsto, circa un 20% in meno a livello globale.

La sovrastima del volume di ghiaccio non è risultata ad ogni modo omogenea su tutta la Terra. Vi sono anzi zone che, secondo i nuovi dati satellitari, presentano valori superiori alle attese. Nei ghiacciai dell’Himalaya ci sarebbe un 37% di ghiaccio in più rispetto ai valori stimati in precedenza, quindi potenzialmente più acqua dolce a disposizione della regione (anche se di contro va tenuto conto del fatto che i ghiacciai si stiano sciogliendo a velocità sempre maggiori). Al contrario, il volume di acqua immagazzinata nei ghiacciai delle Ande risulta sovrastimato di circa 1/4 (23%). I nuovi dati relativi alle Alpi mostrano una riduzione dell’11% in ghiaccio rispetto a stime precedenti.

Ad ogni modo, in termini globali, è evidente che la disponibilità futura di acqua, a scopo potabile, per la produzione energetica, per l’irrigazione e altri usi, potrebbe essere inferiore a quanto ritenuto finora.

“Comprendere quanto ghiaccio sia stoccato nei ghiacciai è uno step fondamentale per anticipare gli effetti del cambiamento climatico sulla società – spiega Romain Millan, post-doc della IGE, autore principale dello studio – . Grazie a tale informazione saremo più vicini a comprendere le dimensioni della riserva idrica dei ghiacciai e potremo considerare come reagire a un mondo con sempre meno ghiacciai.”

“La scoperta di un 20% in meno di ghiaccio conservato nei ghiacciai è importante e avrà implicazioni per milioni di persone in tutto il mondo – aggiunge Mathieu Morlighem, professore di scienze della terra a Dartmouth e co-autore del paper – . Nonostante questo studio, ancora non abbiamo una immagine precisa di quanta acqua sia effettivamente stoccata in questi ghiacciai.”

Elemento positivo, se così possiamo definirlo, è che il contributo potenziale dei ghiacciai all’innalzamento dei mari sia da rivedere a sua volta al ribasso, del 20% (da 33 cm si passa a 25 cm).

Come sempre gli scienziati vanno cauti nel prendere delle stime per dato di fatto. Come evidenziato da Morlighem, i calcoli dovrebbero essere supportati da studi sul campo. Ricordiamo inoltre che l’atlante si riferisca al 98% dei ghiacciai. Il 2% mancante può sembrare poco, ma per la scienza non è affatto trascurabile.

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