La notizia è che Denis Urubko è diretto in Pakistan con gli alpinisti e amici russi Anton Kravchenko, Andrew Shlyapnikov e Max Berngard per scalare il Khosar Gang (6,046m) dalla via normale. Soprattutto considerando i protagonisti, la meta non è nulla di tecnico o impegnativo, tanto che Urubko l’ha definita “una vetta da trekking”. Ma dopo due anni di stop bisogna riprendere piano piano, “step by step”.
Denis Urubko. al Broad Peak, inverno 2019.
Denis Urubko in una foto di Don Bowie
Denis Urubko durante l’ultima rotazione che lo ha portato a 5400m
Denis Urubko in vetta al Makalu in inverno
Denis Urubko durante il tentativo di salita al K2 in inverno nel 2017/18. Foto @ Denis Urubko
Denis in vetta al GII. Foto dal blog di Denis Urubko
Denis Urubko in vetta al GII il 19 luglio 2019.
Denis Urubko durante la sua ultima spedizione al Cerro Torre con sua moglie Maria Cardell – Foto FB @Denis Urubko FANS
Maria Cardell e Denis Urubko. Foto @ Denis Urubko Blog
Urubko al campo base del K2 lo scorso inverno. Photo @ Denis Urubko
Foto dell’uscita con Adam Bielecki @ Denis Urubko
Denis Urubko in attesa della partenza dell’elicottero a Skardu per tornare al CB. Foto @ Denis Urubko Fans Facebook
Denis Urubko (foto @ Urubko – moutain.ru)
Gennaio 2018 Denis Urubko lavora da solo in parete per fissare C1 e C2 durante la spedizione invernale al K2. Foto @ Denis Urubko
Sulle Orobie. Foto Denis Urubko
Denis Urubko al break Peak in inverno. Foto @ Denis Urubko
Gasherbrum II, neve molto profonda a 6000m, come in estate. Foto @ Archivio Denis Urubko
Quello che però ci interessa maggiormente sono le dichiarazioni che l’alpinista ha reso al portale ExplorerWeb in cui afferma di voler tornare nell’aria sottile per battere il record di salita di 26 montagne di 8000 metri di Juanito Oiarzabal “combinando l’obiettivo con alcune altre opzioni”, ha spiegato Urubko.
Che Denis stesse covando da tempo questa sfida lo si poteva anche immaginare, è da anni che parla nelle varie interviste del primato dello spagnolo, e nel suo addio all’alpinismo estremo aveva comunque lasciato qualche porticina aperta. La possibilità di un suo ritorno all’alpinismo d’altissima quota non può che renderci felici. Denis Urubko ci mancava.