Meridiani Montagne

“Asiago e Monte Grappa”, il tributo di Meridiani Montagne a Mario Rigoni Stern

È in edicola la nuova monografia di Meridiani Montagne “Asiago e Monte Grappa” interamente dedicata all’Altopiano dei Sette Comuni, con un tributo particolare a Mario Rigoni Stern e al centenario della sua nascita.

Il cuore del numero è l’importante testo di Giuseppe Mendicino sui luoghi e le memorie di Rigoni ad Asiago e dintorni, arricchito da splendide fotografie appositamente realizzate, oltre che scatti d’epoca e ritratti più recenti. Protagonista è anche un reportage di escursionismo sulle montagne di Rigoni, dal Portule all’Ortigara; un’indagine sull’attualità delle antiche malghe e dei moderni caseifici dell’Asiago Dop; un servizio dedicato alla natura dell’Altipiano di notte e di giorno, con testi di Daniele Zovi, tra i maggiori esperti di foreste in Italia, e la nostra giornalista Cristina Zerbi; infine, un suggestivo book fotografico tutto ispirato all’arboreto salvatico di Rigoni.

In edicola potete trovare, a un prezzo di €3,40 oltre a quello della rivista, anche il calendario 2022 dedicato a ventennale di Meridiani Montagne. 12 copertine iconiche che vi accompagneranno lungo tutto il prossimo anno.

A presentarci il numero 113 di Meridiani Montagne “Asiago e Monte Grappa” il direttore Paolo Paci.

Parola al direttore

Per molti decenni, quando saliva per le montagne dell’Altipiano, Mario Rigoni Stern portava sulle spalle un piccolo zaino. Lo aveva anche in un luminoso giorno di ottobre del 2005, quando risalimmo insieme Cima Caldiera, accompagnati da Adriana, sua nuora. Ricordo i larici dorati, le montagne del Trentino lontane, e le sue parole. Adesso quello zaino è qui, appeso accanto a una libreria: suo figlio Alberico me lo ha donato tempo fa, uno dei più bei regali che abbia mai ricevuto. Mi piacerebbe portarlo sulle spalle andando per monti, ma rischierei di rovinarlo; ha già subito l’usura, il sole e lo scorrere del tempo”. Così, con un ricordo personale, inizia il racconto che Giuseppe Mendicino (il più “informato” biografo di Rigoni Stern) ha scritto per Meridiani Montagne, in occasione del centenario della nascita del grande scrittore asiaghese. Uno scrittore “di montagna”, nel senso più pieno, che viveva e raccontava il suo territorio d’elezione, l’Altipiano dei Sette Comuni, come un immenso serbatoio di memorie, natura, esperienze umane. Una miniera inesauribile a cui attingere sempre, nei momenti più bui della Storia, durante la ritirata di Russia (“…torneremo a baita?” si chiede spesso ne Il sergente nella neve), come nei momenti di ritrovata armonia, nei racconti in cui evoca il mondo degli alpeggi o le foreste abitate dai canti di urogalli. “Viaggiare per montagne” continua Mendicino “seguendo i suoi sentieri e le sue pagine è in effetti il modo migliore per comprendere Mario Rigoni Stern”. E ricorda di quando, più di una volta, Rigoni esprimeva questa speranza: «Sarebbe bello se un giorno, dopo aver letto un mio racconto, un lettore, camminando per le valli o le montagne dove si svolge la vicenda, provasse i miei stessi sentimenti e le mie stesse sensazioni».

Ecco, Meridiani Montagne con il numero dedicato all’Altipiano, ora in edicola, ha provato a seguire Rigoni sui suoi passi, dal labirinto di calcare dei Castelloni di San Marco alla Caldiera, da Cima Dodici all’Ortigara, lungo quella linea di cresta che da un lato digrada verso la pianura veneta, dall’altro precipita a picco sulla Valsugana. Sentieri dai quali emergono di continuo ricordi della Grande Guerra, dei partigiani, di uomini antichi, discendenti dei cimbri, intenti a mestieri ormai scomparsi. Abbiamo attraversato i boschi rinati dopo i disastri della guerra, insieme a un super-esperto come Daniele Zovi; siamo entrati nelle malghe dove si produce l’Asiago Dop, una delle tome più dolci delle Alpi; e siamo tornati alla casa di Rigoni a Valgiardini, attorno alla quale lo scrittore aveva piantato il suo “arboreto salvatico”. Un viaggio letterario e sentimentale, che abbiamo compiuto in autunno, nella stagione preferita dallo scrittore, nato sull’Altipiano proprio il 1 novembre 1921.

E Stagioni si intitola anche l’ultimo libro di Mario Rigoni Stern. Come spiega Mendicino, “narra storie del suo Altipiano, con i ricordi di montagne, di amici, di libri e di caccia che si intrecciano con vicende di guerre remote nel tempo ma ferme nella memoria. Tra i racconti che emergono più di altri dalle pagine, quello del suo viaggio a piedi, ragazzino, da Asiago verso una malga lontana, con un incarico di responsabilità che gli era stato assegnato dal nonno: la sua prima avventura, in temeraria solitudine, con la sensazione di essere libero e responsabile. Libertà e responsabilità verso gli altri faranno parte per tutta la vita del suo codice etico”.

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