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“N-ICE CELLO”. Il viaggio di un violoncello di ghiaccio dalle Alpi al Mediterraneo

Nel 2018 l’artista americano Tim Lihart realizzava sul ghiacciaio del Presena uno strumento musicale molto particolare: un violoncello di ghiaccio. Non un’opera d’arte fine a se stessa ma un vero strumento, da suonare tra i ghiacci del Presena e in giro per l’Italia. Utopia? Pura realtà. La storia del magico violoncello, affidato da Linhart al musicista di fama mondiale Giovanni Sollima per affrontare – trasportato in una cella frigorifera a temperature sotto zero, non senza difficoltà – un viaggio di 1500 km dalle Alpi al Mar Mediterraneo, dal Trentino alla Sicilia, è raccontata in un docu-film che approderà a breve nei cinema italiani.

Prodotto da Wasabi filmakers e NaturalMente ArtEventi per la regia di Corrado Bungaro con la collaborazione del Muse di Trento, “N-ICE CELLO – Storia del violoncello di ghiaccio” (Italia, 2021, 78′) è stato presentato in anteprima nazionale nel corso del 69° Trento Film Festival, e inizierà il prossimo 20 ottobre un tour cinematografico che ricalcherà le medesime tappe dei concerti di Sollima, svolti presso il MUSE di Trento, Venezia, Roma e infine Palermo, dove lo strumento è stato sciolto in mare.

Di seguito le tappe del tour cinematografico:

  • Trento, Cinema Astra. 20 ottobre 2021, ore 21.
  • Venezia, Cinema Rossini. 3 novembre 2021, ore 20.30.
  • Roma. Dettagli da definire.
  • Palermo. Cinema Vittorio De Seta c/o Cantieri Culturali alla Zisa. 13 novembre 2021, ore 20.30.

Alle serate sarà presente l’autore e regista del film Corrado Bungaro, per dialogare con il pubblico e riflettere insieme sul tema sotteso al progetto e al documentario: l’importanza dell’acqua a livello planetario.

Un viaggio di sensibilizzazione

L’idea di realizzare un violoncello di ghiaccio e portarlo a spasso per la Penisola, come anticipato, non nasce per mettere in campo una sorta di impresa da record ma per disegnare un percorso artistico su scala nazionale, dal Presena al Mediterraneo, che richiama in senso opposto il viaggio dei migranti, che dalle terre senza acqua, attraverso il Mediterraneo, si spostano verso i Paesi del Nord.

Una fuga legata a molteplici ragioni tra cui non si può non citare il cambiamento climatico. L’acqua del violoncello, sciolto nel mare di Palermo, ritorna così simbolicamente verso quei paesi ove la crisi idrica si fa insostenibile.

Non è un caso che il tour cinematografico si svolga in parallelo alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP26), in programma a Glasgow dal 31 ottobre al 12 novembre 2021, di cui il documentario ha interpretato e anticipato in chiave artistica alcune tematiche.

Trama

La straordinaria storia del viaggio di un violoncello fatto di ghiaccio, che per incanto suona. Costruito dall’artista americano Tim Linhart con l’acqua del ghiacciaio Presena a 2.800 metri di altitudine, in Trentino, il violoncello viene trasportato, tra mille difficoltà, attraverso tutta l’Italia in un furgone-frigo, per preservarlo a una temperatura costante sotto lo zero. L’obiettivo è raggiungere Palermo, dall’altra parte della penisola, per interagire al Teatro Politeama con l’Orchestra Sinfonica Siciliana nella prima esecuzione mondiale di una partitura originale per Ice-cello e orchestra d’archi, opera del compositore e musicista palermitano Giovanni Sollima. La struttura narrativa segue naturalmente il ritmo del viaggio “on the road”, con gli imprevisti e gli ostacoli incontrati durante il percorso, ma anche le soluzioni originali e creative adottate al fine di giungere alla meta finale.

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