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Sul Breithorn in pantaloncini e sneakers. CNSAS: “La montagna non è una spiaggia”

Il corretto equipaggiamento da montagna, termine che include anche l’abbigliamento, rappresenta uno dei punti fissi dei numerosi appelli che il Soccorso Alpino e Speleologico diffonde annualmente, in ogni stagione, anche in estate. Di fronte alle alte temperature e il sole a picco, è possibile, per i meno esperti, avere la percezione di rischi minori, come se una escursione equivalesse di fatto a una passeggiata ristoratrice in quota. Si finisce per sottostimare i pericoli che si possono incontrare lungo il cammino, che aumentano all’aumentare della quota. Annualmente capita così di trovare escursionisti in abbigliamento se non da mare, comunque da città o campagna, a zonzo non solo per sentieri erbosi, ma anche sulla neve, a quote dunque di una certa rilevanza. É il caso del protagonista dell’odierno post diffuso sui social dal CNSAS, come sempre per riflettere tutti insieme sugli errori da evitare in ambiente montano. Un escursionista a spasso sulla normale del Breithorn (4165 m), in Valle d’Aosta, con indosso un abbigliamento molto poco tecnico.

“Capita, ma non dovrebbe capitare – scrive il CNSAS – che qualcuno affronti l’alta montagna come se andasse a fare una passeggiata in centro città con scarpe da ginnastica, pantaloncino corto e felpa. È accaduto qualche ora fa sulla via normale del Breithorn, in Valle d’Aosta, dove diversi alpinisti hanno incontrato a circa 4000 metri di altitudine un uomo male equipaggiato per quel tipo di ambiente. LANCIAMO UN APPELLO CHE VI CHIEDIAMO DI CONDIVIDERE.”

“La montagna è un luogo straordinario ma non è un parco cittadino o una spiaggia di sabbia! Rispettiamola! Il primo modo per rispettarla è quello di viverla con prudenza, ben attrezzati e consapevoli dei propri limiti senza aver paura di saper rinunciare. Sappiamo che appelli come questo raggiungono tante persone ma non tutti, quindi oltre che a condividere questo post sui social vi invitiamo a raccomandare sempre ad amici, conoscenti e parenti la stessa prudenza che raccomandiamo noi a voi. Solo tramite una corretta e costante sensibilizzazione a 360°, partendo anche dai più piccoli, riusciremo a far diminuire le migliaia di incidenti che ogni anno avvengono sulle nostre montagne e quindi ad evitare tante tragedie. Grazie per l’attenzione e per la condivisione, come sempre.”

“Sia chiaro – aggiunge il Soccorso Alpino – : il nostro intento non è quello di raccogliere insulti o critiche nei commenti, ma di sensibilizzare. Invitiamo dunque a commentare senza insulti e in maniera ragionevole, nonostante comportamenti come quelli in foto non siano assolutamente ragionevoli. Grazie!”

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