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K2, ora è chiaro come sono morti Snorri, Sadpara e Mohr

Con l’arrivo al campo base dei primi alpinisti hanno raggiunto la vetta del K2 il 26 luglio, trovando lungo la via di salita i corpi di Mohr, Snorri e Sadpara, si inizia ad avere un quadro più chiaro di quello che potrebbe essere successo quel tragico 5 febbraio ai tre alpinisti.

A dare qualche dettaglio in più è l’alpinista ucraino Valentyn Sypavin, che è stato raggiunto dalle domande di Elena Laletina, di Russianclimb. Sypavin spiega che il primo ad essere stato trovato è stato Mohr, a circa 20 minuti da C4 (ricordiamoci che questo inverno il campo più alto sulla montagna era C3). Più in alto, come si vede nella foto, Muhammad Ali Sapdara e John Snorri, entrambi ancora agganciati alle corde fisse uno con un discensore, l’altro con un moschettone a scorrimento. Questo può significare solo che stavano scendendo e non salendo. Altro dettaglio è che nessuno indossava maschere e bombole per l’ossigeno.

Che stessero tornando indietro dopo aver raggiunto la vetta non si può dire, potrebbero aver rinunciato più in alto. Si spera però di poterlo scoprire a breve dato che Elia Saikaly, compagno di cordata di Sajid Sadpara, ha comunicato di aver trovato la GoPro e il Gps di Snorri.

Come già detto, i tre corpi sono stati spostati dalla via normale da Sajid Sadpara e messi in sicurezza. Il recupero o meno verrà valutato in seguito con la priorità a non esporre a rischi troppo alti gli eventuali alpinisti che ci proveranno.

Cosa può essere successo

Data la pozione in cui sono stati trovati, si può escludere la caduta o altri fattori esterni, come un crollo di ghiaccio. Sono stati il freddo e la stanchezza a non dare loro scampo. Il fatto che Snorri e Sadpara, che sappiamo con certezza stessero salendo con l’ossigeno, siano stati trovati senza bombole suggerisce che a un certo punto queste si siano esaurite e che i due alpinisti se ne siano liberati. Con l’acclimatamento che avevano, l’affaticamento e soprattutto le condizioni estreme del K2 invernale non era possibile sopravvivere.

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