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Premio SAT 2021 a Rosa Morotti, Alessio Bertolli e Mario Corradini

Sono l’alpinista Rosa Morotti, il botanico-biologo Alessio Bertolli e l’alpinista “solidale” Mario Corradini, fondatore dell’associazione CiaoNamastè i vincitori del Premio SAT 2021.

La cerimonia, si è tenuta venerdì 11 giugno, presso lo Spazio Alpino della Casa SAT, inserita nel “secondo tempo” del Trento Film Festival. La registrazione video è disponibile sul canale Youtube della SAT.

In premio un’opera d’arte di Remo Wolf

La Giuria del Premio – composta da Franco Giacomoni alla presidenza; Anna Facchini, presidente SAT; Armando Tomasi, presidente commissione storico-culturale e biblioteca SAT; Palma Baldo alpinista; Carlo Ancona consigliere SAT e CAI; Marco Benedetti, giornalista e direttore del Bollettino della SAT – ha così consegnato ai vincitori uno dei premi più ambiti e simbolici per gli appassionati di montagna: un’opera d’arte unica e non riproducibile, un’incisione di Remo Wolf, prestigioso artista trentino, che insieme a Mario Rigoni Stern tenne a battesimo la Biblioteca della Montagna SAT e autore dell’ “ex libris” della Biblioteca stessa. Oltre alla preziosa incisione, i premiati hanno ricevuto la spilla commemorativa del Premio SAT.

Una scelta non facile

Il Premio SAT è un riconoscimento sempre atteso e importante – ha detto il presidente della Giuria del Premio, Franco Giacomoni – Arrivato alla sua 22esima edizione è strettamente legato alla vita sociale e culturale della Società Alpinisti Tridentini.  È un premio per coloro che si sono distinti nel tempo per attività alpinistica, produzione scientifica e attività sociale. E quest’anno, sarò sincero, non mi è stato facile riuscire a trovare un equilibrio, nell’introdurre i premiati, tra i loro incredibili curricula e le ragioni del riconoscimento”.

Negli anni – ha proseguito Giacomoni – il Premio è stato in grado di scoprire e mettere in luce personaggi, associazioni, o enti anche poco noti al grande pubblico, ma con all’attivo un carnet di imprese, di ricerche, di scritti, oppure azioni umanitarie, di indiscusso valore universale. Soltanto due sono stati i premi alla carriera alpinistica – a Cesare Maestri e ad Armando Aste – , perché lo scopo del Premio è proprio quello di promuovere interpreti della montagna a tutto tondo, nuove e antiche realtà, nuove e autorevoli figure, che sanno donare alla montagna il proprio contributo in termini di capacità, talento o abnegazione”.

Focus sulla solidarietà

Giacomoni, nell’introdurre la cerimonia, si è soffermato sul particolare momento che stiamo vivendo, sulle difficoltà che ha causato questa pandemia e i tanti che si sono prodigati per aiutare chi si è trovato più in difficoltà, penso, a proposito, al nostro CAI che, di fronte della tragedia del Covid ha voluto compiere un gesto concreto di solidarietà stanziando mezzo milione di euro per sostenere in tutto il Paese l’assistenza domiciliare a chi ne ha più bisogno”. 

Giacomoni, tornando indietro nel tempo, ha ricordato come la “pianta della solidarietà sia ancora viva nel tempo dopo 113 anni. Quando a Messina il 28 dicembre 1908 ci fu un  terremoto che causò 80.000 morti, l’allora presidente Guido Larcher, insieme ad altri soci scese in Sicilia per aiutare la popolazione e trovando una bambina che aveva perso letteralmente tutto la portò con sé in Trentino, l’adottò e la fece studiare”.

Per il presidente della Giuria: “i premiati 2021 rappresentano dunque, simbolicamente, forestali che curano e tengono robusta la pianta della solidarietà”.

I commenti della Giuria

A consegnare i premi sono stati: Anna Facchini, presidente della SAT; Mauro Leveghi, presidente Trento Film Festival; Elisabetta Bozzarelli assessora al turismo del Comune di Trento.

E’ un onore per me consegnare questo premio – ha detto la presidente SAT, Anna Facchini – soprattutto pensando che lo faccio in rappresentanza di tutti i Consiglieri e di tutti soci, affettuosamente vicini in occasioni di festa come questa. La diffusione di Covid19 ci ha fatto scoprire o riscoprire il significato della ‘vicinanza’, delle relazioni sociali, del riavvicinamento tra persone. Un’occasione come questa diventa quindi ancora più importante per riflettere sulla centralità e il significato delle relazioni umane”.

Elisabetta Bozzarelli si è soffermata sui valori della SAT: “Se una persona si fermasse all’acronimo, SAT, Società Alpinisti Tridentini, non capirebbe la complessità di ciò che questo sodalizio rappresenta. Alpinismo, certo, ma inteso come passione per “l’alpe”: scalata alle cime, ma soprattutto cura del territorio, impegno per la valorizzazione e la tutela del patrimonio naturale. E poi cultura, studio, riflessione a 360 gradi sulle terre alte e le loro genti. Solidarietà e amicizia, in un vincolo che unisce tutte le montagne del mondo. E il Premio SAT, ancora una volta, riesce a condensare tutto questo e a dargli piena concretezza”.

Cosi Mauro Leveghi, presidente del Trento Film Festival: “Consegnare un prestigioso riconoscimento come il Premio SAT, per il Trento Film Festival è un grande onore, ma anche l’occasione per manifestare la propria riconoscenza a chi, con il proprio impegno, come Morotti, Bertolli e Corradini, rende viva e partecipe la montagna, dando linfa a quelle culture delle alte quote che rappresentano sempre di più dei modelli da seguire, soprattutto in questo momento di profondi cambiamenti sociali e ambientali e che noi come festival continueremo a raccontare attraverso l’arte del cinema e della parola”.

In collegamento i saluti anche di Vincenzo Torti, presidente Generale del CAI che ha voluto mettere in evidenza come il Premio SAT “è sempre occasione straordinaria perché premia persone che, senza clamore, esprimono abilità particolari e sicuramente degne di nota”.

Le motivazioni della Giuria

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