AlpinismoAlta quota

Il lieto fine di Marek Holecek e Radoslav Groh sul Baruntse

Heavenly trap, trappola celeste, è il nome della nuova via sulla parete nord-ovest del Baruntse (7.129 m) e non poteva essere altrimenti.

È stata infatti una vera e propria odissea quella di Marek Holecek e Radoslav Groh: a sfidarli non solo la salita in puro stile alpino sull’immensa (2000m di sviluppo) parete nord-ovest della montagna che ha richiesto 5 bivacchi. La discesa è stata decisamente peggiore a causa del meteo che li ha letteralmente intrappolati a 7000m per quattro giorni in una bufera “infernale”.

Arrivati in vetta nel pomeriggio del 25 maggio, solo sanato 28 maggio sono riusciti a scendere a circa 1.100 metri raggiungendo un terreno sicuro. Stremati, domenica 29 maggio sono stati evacuati da un elicottero, che li ha portati in ospedale a Kathmandu. “Una questione procedurale dalla quale è impossibile sottrarsi” spiega Holecek, che con ironia commenta: “L’intera scalata non è nulla in confronto al ritorno a Kathmandu. Mi hanno prelevato il sangue tre volte, quindi mi hanno fatto una radiografia per poi accertare che avevo urgente bisogno di ossigeno. Alla fine, mi hanno dato un migliaio di pillole diverse. Sarei potuto diventare uno spacciatore. Quando mi sono rifiutato di prendere altre medicine e sottopormi a qualsiasi altra cosa, sono giunti alla conclusione che non ero normale e che sarei morto di sicuro. Ho preso il rischio e un’ambulanza mi ha riportato al mio hotel attraverso la città deserta” racconta l’alpinista ceco, che a parte qualche lieve congelamento sta bene. “La cosa difficile ora è trovare un aereo che voli in direzione di casa. Probabilmente dovremo farla a piedi” scherza.

Ho perso più di dieci chili, cioè più di un chilo al giorno di massa muscolare. Non conto il grasso sottocutaneo, che è completamente sparito, ovviamente. Sarà un grande sforzo recuperare quel peso; almeno mi costerà un mese e mezzo” racconta Holecek alla rivista ceca lidovky.cz. E proprio per queste ragioni l’alpinista ha deciso di cancellare i piani per l’estate in Karakorum sul Masherbrum: ora è tempo di riprendersi per i progetti autunnali, ovviamente.

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