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Cieli neri, in viaggio inseguendo il buio

Semplicemente bello, c’è poco da aggiungere a “Cieli neri” (Ponte Alle Grazie, 2021) di Irene Borgna. Una vera e propria caccia al buio nel moderno mondo illuminato, o iper-illuminato. A metà strada tra il reportage e il saggio Irene e il compagno Emanuele viaggiano alla ricerca della notte, quella trapunta di stelle cantata da Domenico Modugno. Un mondo oscuro a cui non siamo più abituati, accecati dalle luci cittadine. Un’illuminazione che, ci svela l’autrice, è visibile fin dallo spazio. Esiste un Atlante Mondiale dell’Inquinamento Luminoso che racconta la storia delle nostre abitudini, del nostro smisurato bisogno di cancellare la notte. Il libro fa parte della collana Passi, realizzata in collaborazione con il Club Alpino Italiano.

Partono dal cuneese i due viaggiatori e, a bordo del loro furgone, esplorano l’Europa in lungo e in largo. Raggiungono il Mare del Nord prima di invertire la rotta e fare ritorno a casa con nuove consapevolezze, dopo aver scoperto che un viaggio può trascendere le strade, almeno quelle fisiche, per inseguire quelle strisce nere che ancora esistono nel cielo della notte. Ma non è solo un libro di viaggio. Ogni capitolo si arricchisce di testimonianze e riflessioni su cosa voglia significare l’inquinamento luminoso, sull’impatto che questo può dare sugli animali, sulla salute umane e, anche, sull’economia mondiale. Ma anche tanta narrazione personale, umana. Ricordi, aneddoti, momenti più o meno divertenti arricchiscono la ricerca di quelli che potrebbero sembrarci un’infinità di led nel cielo nero. È come se fosse una ricerca delle nostre origini, quella che ci conferma come non siamo al centro di tutto ma parte di un qualcosa infinitamente più grande. Come semplicemente alzando gli occhi al cielo in una notte buia possiamo ritrovare quel tassello mancante utile a rimarcare la necessità di ritrovare un contatto con il regalo che ci ha fatto l’universo.

Titolo: Cieli neri

Autore: Irene Borgna

Editore: Ponte alle Grazie

Pagine: 194

Prezzo: 15 €

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Un commento

  1. Non sarebbe male se alpinisti ed escursionisti facessero qualcosa per proteggere il cielo dal soffocante inquinamento luminoso…COME??

    Chiedendo ai Comuni di controllare che l’illuminazione pubblica ma SOPRATTUTTO QUELLA PRIVATA siano realizzate in modo sensato secondo quanto prevedono le ottime leggi regionali, seguendo il motto che si deve illuminare solo quando serve, dove serve e quanto serve, non di più….

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