Guida alpina, precursore del grande alpinismo invernale, autore di ben 114 prime nelle Alpi e nelle montagne di tutto il mondo. Nel corso delle sue quattordici spedizioni nella Cordigliera delle Ande Desmaison ha aperto le più difficili vie dell’America Latina sopra i 5000 metri. Cineasta e scrittore, è stato anche un grande viaggiatore.
In un gioco di specchi in cui si fronteggiano diari, descrizioni in presa diretta, riflessioni e storiche fotografie in bianco e nero. Davanti ai nostri occhi scorrono le pareti più belle, le prime invernali, le direttissime più proibitive delle Alpi e gli alpinisti più sorprendenti di una generazione eccezionale, quella di Bonatti, per intenderci: l’Ovest dei Drus, la Walker alle Grandes Jorasses, il Pilone Centrale del Frêney, la Noire de Peutérey, la Ovest di Lavaredo. Accanto a Desmaison vediamo arrampicare Lionel Terray, Pierre Mazeaud, Jacques Batkin, Jean Couzy… grandi alpinisti e ottimi amici con cui l’autore dialoga nel corso di tutto il libro cercando la ragione di quella comune passione così pericolosa e così irrinunciabile, in grado di offrire “una vita aperta, immensa, ricca di momenti esaltanti, sfavillante di luce”.