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Forcella Antelao. Scialpinista cade sulla neve dura, è grave

CNSAS Trentino interviene "fuori regione" per un secondo recupero

Attorno alle 13.40 di giovedì 8 aprile, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione della Val d’Oten, nel Cadore, per uno scialpinista scivolato sulla neve dura e caduto per alcune decine di metri. La vittima era impegnata con altri due sciatori in una discesa da Forcella Antelao.

Risalito alle coordinate del luogo dell’incidente, dopo l’allarme lanciato da uno dei compagni sceso in cerca di copertura telefonica, l’equipaggio ha individuato l’infortunato e l’amico rimasto con lui a 1.950 metri di quota.

Calati con un verricello di una trentina di metri, medico, infermiere e tecnico di elisoccorso hanno prestato le prime cure all’uomo, A.F., 39 anni, di Mestre (VE), per il grave politrauma riportato. Una volta imbarellato, lo sciatore è stato recuperato e trasportato all’ospedale di Treviso.

Intervento “oltre confine” per il CNSAS Trentino

Mentre l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore era impegnato nel recupero sul massiccio dell’Antelao, il Soccorso Alpino e Speleologico del Trentino è stato chiamato a intervenire oltre confine regionale, per un secondo incidente scialpinistico sulle Dolomiti del Veneto. L’allarme è stato lanciato quasi in contemporanea, poco dopo le 14.30 di giovedì.

Uno scialpinista residente in provincia di Belluno del 1966 si è infatti infortunato a un arto superiore mentre stava scendendo insieme a un compagno lungo un canale nei pressi della Casera di Focobon, sopra l’abitato di Falcade (BL), a una quota di circa 1.700 metri.

L’elicottero di Trentino Emergenza ha verricellato sul posto il Tecnico di Elisoccorso; in una seconda rotazione un operatore della Stazione San Martino di Castrozza del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino è stato portato in quota per dare supporto all’equipaggio nelle operazioni di recupero.

L’infortunato è stato stabilizzato e recuperato a bordo per il trasferimento all’ospedale di Cavalese, mentre il suo compagno di escursione è stato accompagnato a valle fino a Falcade dal secondo soccorritore.

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