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Da Marte il selfie di Curiosity con il “Mont Mercou”

In attesa che Ingenuity, il drone giunto sulla superficie di Marte ancorato alla pancia del rover Perseverance, spicchi il suo primo volo, dal Pianeta Rosso giunge una simpatica immagine che vede come protagonista il rover Curiosity. L’aiutante robotico della missione della NASA “Mars Science Laboratory”, atterrato il 6 agosto 2012, sta cercando di fornire risposta alla seguente domanda: “Vi sono mai state su Marte condizioni idonee alla vita?”. Parliamo di piccole forme di vita, essenzialmente microbi. Nel mentre che esplora, campionando rocce e terra, Curiosity non manca di scattare meravigliose immagini del panorama e di concedersi qualche selfie da turista. Negli scorsi giorni ha regalato al mondo un selfie escursionistico, mostrando alle sue spalle il “Mont Mercou”.

La NASA ha riportato sul sito ufficiale il racconto di questa “escursione in montagna”. Che al di là delle apparenze, scopriremo non essere poi così in quota.

L’escursione al Mont Mercou

Agli inizi di marzo, Curiosity ha intrapreso il suo cammino in direzione di una suggestiva formazione rocciosa, chiamata dagli scienziati “Mont Mercou”. Nome che rimanda a una montagna nei pressi del villaggio francese di Nontron, nel Sud Est del Paese. Il Mont Mercou marziano è alto 6 metri. Il selfie di Curiosity, con un perfetto gioco di prospettiva, lo fa risultare più slanciato. Le dimensioni della collinetta (ci perdoni il Mont Mercou) diventano più chiare dando uno sguardo alle immagini panoramiche a 360 gradi scattate dal rover in avvicinamento.

Ora, a quale scopo il viandante marziano ha raggiunto il Mercou? Per effettuare un campionamento in corrispondenza di una roccia che gli scienziati hanno ribattezzato “Nontron”. Come anticipato, Nontron è un paese francese. Il suo nome, e quello del Mont Mercou, sono stati scelti dalla NASA per descrivere questo angolo di Marte non per particolari legami affettivi con la Francia, ma per ragioni scientifiche. Dalle precedenti analisi di Curiosity è stata infatti scoperta nella zona del Nontron marziano la presenza di un minerale argilloso chiamato “nontronite”, rilevato nei pressi del villaggio francese omonimo.

Si tratta del 30esimo campione raccolto dal rover. Una volta perforata la massa rocciosa con un trapano, il materiale estratto è stato polverizzato e introdotto nella strumentazione di cui è dotato Curiosity per consentire, da remoto, una analisi della composizione da parte degli scienziati a terra.

La caratteristica interessante dell’area del Mont Mercou è che si tratti di una zona di transizione tra la “clay-bearing unit”, area ricca in argille, punto di partenza di Curiosity, e la “sulfate-bearing unit”, zona ricca in solfati in cui sorge il Mount Sharp o Aeolis Mons, montagna (stavolta sul serio, visto che misura 5500 m di altezza) che il rover sta esplorando dal 2014. Gli scienziati ritengono che questa zona di transizione possa spiegare cosa sia successo a Marte. In sintesi, come sia avvenuta la possibile trasformazione da Pianeta abitabile a deserto inospitale.

Un selfie complesso

Quello che ci appare come un singolo selfie è in realtà una elaborazione di 60 immagini scattate il 26 marzo scorso (3.070° giorno di missione) dalla Mars Hand Lens Imager (MAHLI) posizionata sul braccio robotico di Curiosity, combinate con 11 immagini scattate dalla Mastcam posizionata sulla testa del rover, il 16 marzo (3.060° giorno).

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