Sci alpinismo

Deosai Ski Traverse: sci e formazione, così gli italiani aiutano il turismo invernale in Pakistan

4 guide alpine e un maestro di sci in Pakistan per realizzare un corso di formazione alle guide pakistane e la prima traversata in totale autonomia del Deosai National Park (DNP) promosso dall’Associazione Cuore Attivo Monte Rosa insieme alla Organizzazione EvK2Minoprio, al Governo del Gilgit-Baltistan e dall’Ambasciata d’Italia a Islamabad.

Meta di trekking estivi verso alcune delle più suggestive montagne di Himalaya e Karakorum, oggi la regione del Gilgit-Baltistan sta assistendo alla nascita di un nuovo turismo che vede come protagonista la stagione invernale. Un movimento che riguarda sia i turisti interni che quelli internazionali, sempre più interessati alla frequentazione della zona nel periodo più freddo. Un fenomeno di particolare rilievo per l’economia locale, tanto da interessare il Governo del Gilgit-Baltistan verso lo sviluppo di politiche per l’economia turistica integrata e per la valorizzazione di aree protette e parchi nazionali. Ambizione del governo è quella di dedicare tutto il proprio territorio alla tutela di ecosistemi e biodiversità, facendo dell’ambiente un valore fondante per il proprio sviluppo socio-economico.

È questo il quadro in cui si inserisce il progetto “Altopiano Del Deosai Ski Traverse” fortemente voluto dal Governo del Gilgit-Baltistan, finanziatore dell’iniziativa, immaginato organizzato dall’Associazione Cuore Attivo Monte Rosa ODV e dalla fondazione EvK2Minoprio con il supporto dell’Ambasciata d’Italia a Islamabad. Scopo ultimo della spedizione è quella di formare delle guide locali che possano diventare motore trainante per la promozione e la creazione di un movimento turistico nel corso della stagione invernale. Una nuova forma di turismo da cui trarranno beneficio non solo le guide ma anche servizi di accoglienza, trasportatori e le intere comunità locali.

L’idea

L’idea si è concretizzata nella storica presenza dell’associazione EvK2CNR nella Regione. Associazione che nel corso della sua trentennale attività sul territorio pakistano ha contribuito, tra le altre cose, insieme all’Agenzia delle Nazioni Unite (UNDP), al recente aggiornamento dei Management Plan dei Parchi del Karakorum Centrale e del Deosai e all’ideazione di un corridoio ecologico che li colleghi valicando il fiume Indo. Un risultato di formidabile importanza per la conservazione della natura in quelle Regioni.

“Si tratta della prima attività di EvK2Minoprio in Pakistan” spiega il presidente Maurizio Gallo. “Un progetto che segna una continuità con quanto realizzato in passato da EvK2CNR, ma che apre le porte a nuove iniziative che come EvK2Minoprio stiamo programmando insieme al governo del Gilgit-Baltistan. Prima, tra tutte, la creazione di una scuola di alpinismo peri i giovani pakistani perseguendo la filosofia di quanto iniziato nel 2014 con la spedizione ‘K2 60 years later’ che ha visto gli alpinisti pakistani raggiungere la vetta del K2”.

“A Naltar, una piccola stazione sciistica nei pressi di Gilgit, stiamo realizzando un corso base di scialpinismo a 13 allievi. Gli insegniamo le fondamenta di salita e discesa, tecniche di autosoccorso e movimentazione in terreno innevato” spiega la guida alpina Michele Cucchi, responsabile operativo del progetto. “Dopo questi primi giorni, insieme ai migliori del corso, partiremo per la traversata dell’altopiano del Deosai, un luogo fantastico” .

La traversata con gli sci del Deosai

Da Astore a Skardu per circa 80 km di traversata attraverso l’altopiano del Deosai. Ci troviamo sul secondo altopiano al mondo per altezza. Il Deosai, che in lingua Urdu significa “la terra dei giganti”, si sviluppa a un’altitudine media di 4000 metri e le abbondanti nevicate invernali ne fanno una meta di assoluto interesse e facilmente accessibile ad un pubblico di scialpinisti, anche non professionisti di tutto il mondo. Dal 14 maggio 1993 per la tutela dell’orso bruno himalayano e del suo habitat, è stato costituito il Deosai National Park (3000 km2 di superficie). Al momento della costituzione del parco gli orsi presenti erano circa 19, oggi sono 85 a dimostrazione dell’efficacia delle misure di tutela messe in atto. Oltre all’orso l’area protetta custodisce una ricca fauna (stambecco asiatico, volpe rossa, marmotta dorata, lupo grigio, leopardo delle nevi e oltre a 124 specie di uccelli migratori e stanziali) e flora tipica la steppa alpina dell’altopiano Karakorum‐Tibet. Nel 2016, per il suo valore universale il Deosai National Park è stato nominato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Obiettivo della traversata, la prima in inverno e in totale autonomia, è quella di sviluppare itinerari scialpinistici individuando possibili punti di sosta attrezzabili con bivacchi sostenibili oltre a definire un piano operativo per l’apertura al turismo nel corso della prossima stagione invernale.

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Un commento

  1. AIUTIAMOLI A CASA LORO..dallo slogan alla pratica. Idea anche per impianti di risalita alpini ed appenninici finzionanti ma nonpiu’ di moda.Là i seggiolini mono posto avrebbero un un reimpiego gradito, come pure sci invenduti e scarponi ed attacchie nuovi o usati.La pietra scartata diventerebbe testata d’angolo.
    A meno che non sia stato proibito da norme religiose secoli fa in anticipo sui tempi.

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