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Nuovo DPCM e montagna: le raccomandazioni del Club alpino italiano

Dopo un’estate che ci ha fatto sperare in un ritorno a breve a una normalità, le ultime settimane hanno fatto ripiombare l’Italia nell’incubo dell’emergenza Covid-19. In questo momento molto delicato, la necessità è quella di tenere alta la guardia e adottare comportamenti prudenti e rispettosi per se stessi e gli altri.

Oggi, dopo la firma del DPCM del 24 ottobre, le attività in montagna sono consentite, ma “a determinate condizioni“, come spiega il Presidente generale del Club alpino italiano Vincenzo Torti e il direttore Andreina Maggiore. “Fin dall’inizio della pandemia, il Club alpino italiano ha adottato il criterio dell’attenzione, della rinuncia e del senso di responsabilità e invita a proseguire su questa strada, con l’auspicio che il rispetto delle misure di contenimento del virus possano al più presto dare buoni risultati“, concludono Torti e Maggiore.

Affinché tutti gli appassionati possano avere chiaro cosa è possibile fare e quali comportamenti adottare, il Club alpino italiano ha stilato un elenco di raccomandazioni e indicazioni.

Cosa si può continuare a fare


Come comportarsi



  • Costituiscono regole inderogabili l’obbligo di mantenere un distanziamento di un metro tra persone non conviventi e il divieto di assembramento.
  • All’interno delle sedi sezionali è obbligatorio indossare la mascherina.
  • All’aperto l’obbligo della mascherina è escluso solo nei luoghi in cui, per le loro caratteristiche o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi. In caso contrario, la mascherina andrà indossata anche in ambiente esterno. Allo stesso tempo, è necessario mantenere una distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro in attività motoria e di due metri in attività sportiva.
  • Le Sezioni non possono organizzare spettacoli aperti al pubblico, in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto. Tale disposizione riguarda in particolare i cori Cai, che dovranno astenersi anche dalle attività di prova.
  • Le riunioni di direttivo o delle commissioni possono essere svolte solo online.
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