Film

“Nomad. In cammino con Bruce Chatwin” arriva nei cinema italiani

Dopo la Proiezione Speciale al Trento Film Festival, “Nomad: In cammino con Bruce Chatwin” (USA, 2019, 85’), il documentario diretto dal maestro del cinema tedesco Werner Herzog, dedicato all’amico e grande scrittore e viaggiatore Bruce Chatwin, approda nei cinema italiani. Le date da segnare in agenda sono quelle del 19, 20 e 21 ottobre 2020.

Il ritratto di Chatwin e della sua irrequietezza

Raccontato con l’inimitabile stile di Werner Herzog – ricco di personaggi e incontri memorabili – il film è la storia su una visione artistica personale e condivisa. Il desiderio, sia dello scrittore che del regista, di cercare approfondimenti sull’esperienza umana attraverso l’impulso a vagare ed esplorare – e in luoghi e comunità ai margini.

“Bruce Chatwin era uno scrittore unico – ricorda Herzog – . Ha trasformato racconti mitici in viaggi della mente. Avevamo degli spiriti affini, lui come scrittore, io come regista. Volevo realizzare un film che non fosse una semplice biografia tradizionale ma che desse conto di una serie di incontri ispirati dai viaggi e dalle idee di Bruce. Personaggi stravaganti e selvaggi, bizzarri sognatori e grandi idee sulla natura dell’esistenza umana erano i temi da cui Chatwin era ossessionato e di questi ho cercato di raccontare.” 

La vita di Chatwin è anche la storia di un’ossessione: l’orrore di stare fermi. Nei suoi libri “In Patagonia” e “Il viceré di Ouidah” si sente il desiderio per le terre perdute. In “Sulla collina nera” e “Utz”, l’irrequietezza è una risposta alla tirannia della vita domestica.

L’idea di “irrequietezza” è un tema centrale del film: la ricerca di Werner Herzog per capire il suo amico, la cui instancabile indagine era sulla natura del bisogno di vagare per l’umanità e come quel desiderio ci abbia plasmato tutti. Tale è l’ammirazione per la scrittura di Chatwin che Herzog insiste molto sul fatto che i suoi studenti di cinema debbano leggere le sue opere come fonte d’ispirazione. In questo film, Herzog non ripercorre solo le avventure e i viaggi di Chatwin ma torna alla sua scrittura, leggendo alcuni estratti dei suoi romanzi mentre attraversa i paesaggi che li hanno ispirati.

Il film contiene anche materiale d’archivio dello scrittore ed è stato realizzato in coincidenza con il 30° anniversario della sua morte, avvenuta a Nizza il 18 gennaio 1989.

Trama

Quando il leggendario scrittore e avventuriero Bruce Chatwin stava morendo di AIDS, ha chiamato il suo amico e collaboratore Werner Herzog chiedendogli di poter vedere il suo ultimo lavoro su un membro di una tribù del Sahara. In cambio, come regalo d’addio, Chatwin ha dato ad Herzog lo zaino che lo aveva accompagnato nei suoi viaggi intorno al mondo. Trent’anni dopo, portando con sé quello zaino, Herzog inizia il suo personale viaggio, ispirato dalla comune passione per la vita nomade. Lungo la strada, Herzog scopre storie di tribù perdute, girovaghi e sognatori.

Viaggia per il Sud America, dove Chatwin ha scritto In Patagonia, il libro che lo ha decretato caso letterario, con le sue enigmatiche storie di dinosauri, miti e viaggi ai confini del mondo. In Australia, dove Herzog e Chatwin si sono incontrati per la prima volta, il regista tedesco esplora il sacro potere delle tradizioni aborigene che hanno ispirato il famoso libro dello scrittore britannico, Le vie dei canti. E nel Regno Unito, grazie ai bellissimi paesaggi del confine gallese, Herzog scopre l’unico posto che Chatwin definiva “casa”.

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