Arrampicata

Un nuovo inizio post lockdown per Stefano Ghisolfi

Come ha affrontato i primi mesi post lockdown Stefano Ghisolfi? La risposta si trova sintetizzata in un video di 11 minuti, disponibile su Youtube, dal titolo emblematico di “A new beginning”. L’estate del 2020 ha rappresentato infatti per il climber piemontese una parentesi, un temporaneo punto di rottura con il suo passato. Ha iniziato a gareggiare a 11 anni Stefano, come ricorda nel video. Quest’anno si è rivelato di fatto il primo in cui abbia deciso di allontanarsi dalle sfide indoor per cimentarsi su roccia.

“Quando ho ricevuto la notizia che la maggior parte delle gare sarebbero state annullate o rimandate al prossimo anno, inizialmente ci sono rimasto male”, racconta Ghisolfi. Poi, in lockdown, lo sconforto viene sostituito dalla fantasia unita alla grinta, e insieme a Sara Grippo inizia a divertirsi nell’allenamento in garage (o anche nel salotto di casa), “con l’obiettivo di tornare a scalare su roccia”.

La fase 2 vede Stefano e Sara godersi le pareti dietro casa, in quel Garda Trentino che rappresenta un paradiso per i climber. In particolare gli occhi di Ghisolfi si fissano sulla falesia dell’Eremo di San Paolo. “Dopo aver salito le vie più difficili della falesia ho intravisto questa nuova possibilità”. Inizia così il sogno, infine realizzato, di unire le vie Zauberfee (8c+) e St.Anger (8c+/9a) nel 9a Beginning.

Dopo questo nuovo “inizio”, Stefano nota una zona di falesia non chiodata. Ed è così che decide di impegnarsi in un progetto per lui innovativo. Avendo viaggiato molto nel passato, l’idea di chiodare una via non gli è mai balenata in mente. In suo aiuto arriva Seve Scassa a fornire le giuste indicazioni per fare un buon lavoro e prestargli un trapano.

“Ho chiodato la mia prima via e mi sono reso conto subito che sarebbe stato qualcosa di un livello veramente incredibile”. La potenziale via di salita sembra agli occhi di Stefano “irrealizzabile”. Ma provando le varie sezioni, la fiducia inizia ad aumentare, ma “sarà qualcosa che richiederà un lungo assedio”.

Un video, in sintesi, attraverso il quale Stefano cerca di trasmettere le sensazioni positive nate da un evento complesso come il lockdown indotto dal dilagare del Covid-19. Non un periodo di privazione ma di stimolo per trovare nuove motivazioni e possibilità. Un periodo anomalo, che ci ha segnati tutti, “da non prendere come una cosa negativa ma come un nuovo inizio”.

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