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Dieci domande sulla innovativa tecnologia Responsive di Salewa

La nuova tecnologia Responsive sviluppata da Salewa, il brand altoatesino di abbigliamento e attrezzatura tecnica da montagna, sfrutta le proprietà rifrattive dei minerali, per intercettare e restituire le radiazioni FIR (Far Infra Red) emesse dal corpo umano, stimolando le funzioni cellulari, la micro circolazione e l’ossigenazione periferica.

Per comprendere meglio questa tecnologia invisibile e innovativa, abbiamo realizzato un supplemento di indagine con i responsabili Salewa dello sviluppo di questa tecnologia: Gianluca Accardi, responsabile Salewa per la ricerca e sviluppo dei tessuti, e Christine Ladstätter, special product & innovation manager Salewa.

1. Nell’autunno 2020 Salewa presenta ai consumatori oltre 70 prodotti con la nuova tecnologia Responsive: di cosa si tratta?
Gianluca Accardi: I nostri prodotti che utilizzano la tecnologia Responsive sono realizzati con fibre che contengono delle minuscole particelle di minerali, così piccole da essere invisibili all’occhio umano. Questi minerali sono il cuore di questa nuova tecnologia, che ricicla l’energia prodotta dal corpo umano per consentire una prestazione prolungata nel tempo e un recupero più rapido. Come in altre tecnologie Salewa, utilizziamo le risorse che ci mette a disposizione la natura, che rimane la nostra principale fonte di ispirazione.
Christine Ladstätter: La tecnologia Responsive è più facile da capire con un esempio concreto. Pensate a una parete di roccia esposta a sud, che durante la giornata assorbe energia dal sole e poi la rilascia gradualmente col trascorrere delle ore. Questo è più o meno il funzionamento della nostra tecnologia. A livello molecolare, il calore induce nei minerali una vibrazione con emissione di radiazioni nello spettro dell’infrarosso. Queste vibrazioni hanno un effetto sul corpo umano: promuovono la circolazione del sangue e una più efficiente prestazione a livello cellulare. Abbiamo realizzato dei test scientifici presso il Politecnico di Torino, rilevando una maggior ossigenazione sanguigna del 5,5%, e il 18 per cento in meno di lattato per chi utilizza i prodotti con tecnologia Responsive. Nella pratica, questi valori significano prestazione e rigenerazione migliori grazie alla maggior micro circolazione. E naturalmente più comfort, una più efficiente termoregolazione e più calore.

2. Che vantaggi hanno gli alpinisti a usare prodotti con la tecnologia Responsive durante l’attività in montagna?
Gianluca Accardi: Un approccio moderno agli sport di montagna in tutte le loro forme richiede grande energia. In montagna, dove a partire da una certa altitudine l’aria è più rarefatta, è più difficile recuperare dalla fatica. Per cui la rigenerazione cellulare gioca un ruolo essenziale. La tecnologia Responsive aiuta l’organismo a lavorare in modo più efficiente durante le attività alpinistiche, e a recuperare più velocemente durante le fasi di riposo.

3. Perform longer – Recover faster. Cioè un prestazione prolungata nel tempo e un recupero più veloce. Chi può verificare che non si tratti solo di uno slogan di marketing? Ci sono delle evidenze scientifiche a conferma che questa tecnologia funzioni davvero?
Gianluca Accardi: Durante lo sviluppo della tecnologia Responsive, Salewa ha avviato una collaborazione con il Politecnico di Dublino e l’Università di Dublino, in modo da avere delle evidenze scientifiche secondo i loro protocolli accademici che potessero confermare la promessa che facciamo agli alpinisti.
Christine Ladstätter: Come marchio tecnico di montagna, in sede di sviluppo per noi è un’abitudine a testare a lungo i nostri nuovi prodotti. La tecnologia Responsive è stata provata anche sul campo, con un programma che ha coinvolto sette atleti per un periodo di sei mesi. Il risultato è che usare i prodotti con la tecnologia Responsive ha un effetto positivo.

4. Che composizione ha esattamente la tecnologia Responsive?
Gianluca Accardi:
La tecnologia Responsive viene realizzata in maniera diversa per supporti diversi. Per le imbottiture e alcuni tessuti filati come quelli dei nuovi baselayer Zebru, i minerali della nostra miscela esclusiva vengono sciolti e miscelati con nel materiale che compone le fibre prima della loro estrusione. È un processo complesso che però ha il vantaggio di rendere permanenti i benefici della tecnologia Responsive, che può durare per molti anni anche con un uso intenso e lavaggi illimitati.
Christine Ladstätter: Un’altra soluzione è stata resa possibile dall’adozione di speciali tecniche di stampa che consentono di applicare i benefici della tecnologia Responsive a un’ampia gamma di prodotti. Ad esempio, è la soluzione adottata per i nuovi sacchi a pelo Diadem. La tecnologia Responsive viene stampata direttamente sulla fodera interna. Qui può intercettare direttamente l’energia emessa dal copro umano e restituirla sotto forma di radiazioni dell’infrarosso mentre si dorme.

5. Quanto è sostenibile la tecnologia Responsive?
Gianluca Accardi: Siamo riusciti a integrare la tecnologia responsive alle fibre di poliestere riciclato, e anche a mischiarle con il nostro TirolWool®. Queste soluzioni vengono utilizzate sia nelle nostre giacche sia nei nostri sacchi a pelo, in un perfetto esempio di tecnologia innovativa basata su elementi naturali.

6.In quali prodotti si ottengono i maggiori benefici della tecnologia Responsive?
Gianluca Accardi: La tecnologia Responsive è adatta a una gamma molto ampia di attività in montagna, e la stiamo integrando su molti prodotti. Come regola generale, più la tecnologia è vicina alla pelle, più sono efficaci i benefici che porta. Attualmente ci sono circa 70 prodotti con la tecnologia Responsive. Personalmente, il mio favorito è il nuovo baselayer Zebru, dove abbiamo unito la tecnologia Responsive alla lana AlpineWool®.
Christine Ladstätter: Durante lo sviluppo di questa tecnologia, ci siamo fissati l’obiettivo di riuscire ad abbinarla a materiali naturali come ad esempio il TirolWool®. La lana ha un effetto termoregolante del corpo umano.In combinazione con la tecnologia Responsive, i rispettivi benefici vengono esaltati. È questo il motivo per cui abbiniamo la tecnologia Responsive alle fibre naturali e al poliestere riciclato.

7. La tecnologia Responsive è una innovazione che intendete usare a lungo termine o una novità che durerà per promuovere le vendite di una stagione?
Christine Ladstätter: Dopo anni investiti nella ricerca e sviluppo, Responsive è oggi una tecnologia strategica per Salewa. Siamo convinti dell’importanza di migliorare il comfort durante e dopo l’attività in montagna. E sappiamo che questo è esattamente quello che fa la tecnologia Responsive. Di conseguenza abbiamo intenzione di utilizzare questa tecnologia a lungo termine e di svilupparla ulteriormente.

8. Ci sono tecnologie concorrenti di Responsive o prodotti di altri brand che promettono i medesimi effetti?
Christine Ladstätter: Ci sono prodotti simili, ma rispetto alle altre tecnologie, l’utilizzo di minerali in campo tessile è una cosa relativamente nuova. Per cui penso che in futuro assisteremo a ulteriori sviluppi in questo settore, anche da parte di altri brand.

9. Da quanto tempo il vostro team di ricerca e sviluppo sta lavorando su questa tecnologia?
Gianluca Accardi:
Negli ultimi tre anni abbiamo investito un considerevole capitale di tempo e risorse per sviluppare la tecnologia Responsive, lavorando al fianco di un esperto partner tecnologico per perfezionarla. Siamo convinti da tempo della sua efficacia, e ora che abbiamo messo a punto dei prodotti in cui il beneficio è tangibile, abbiamo deciso che fosse ora di metterla a disposizione dei consumatori.
Christine Ladstätter: Abbiamo cominciato a esplorare le possibilità offerte dalla tecnologia dei minerali applicati ai tessuti già nel 2014. Cinque anni fa abbiamo cominciato a fare esperienza utilizzando la tecnologia Celliant. Fin dall’inizio è stato evidente l’enorme potenziale di questo genere di tecnologie. In particolare, in combinazione con le fibre naturali come la lana, abbiamo intravisto la possibilità di un effetto amplificato in termini di prestazioni, comfort e benessere per gli alpinisti e gli appassionati di montagna.

10. Salewa utilizza la tecnologia Responsive in combinazione con diversi materiali. Quali di queste combinazioni è particolarmente efficace in termini di benefici?
Gianluca Accardi: Più che un materiale, l’ingrediente più importante da combinare con la tecnologia Responsive è il tempo. Infatti, abbiamo scoperto che a prescindere dalle possibili combinazioni, più frequentemente e più a lungo si utilizza un prodotto con tecnologia Responsive, e migliore risulta l’efficacia. Il risultato dei nostri test mostra che ci vogliono 30 minuti prima che la tecnologia Responsive abbia effetto sul corpo umano e cominci a dare dei benefici. Per questo motivo prodotti come il nuovo sacco a pelo Diadem o i baselayer Zebru sono perfetti per questo scopo.

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