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Escursionista recuperata dopo 2 notti in un crepaccio sul Monte Rosa

In pantaloncini e priva di equipaggiamento adeguato

Un’escursionista russa è stata recuperata dai soccorritori dopo due giorni e due notti trascorse in un crepaccio nel Vallese, sul versante Nord-Ovest del Monte Rosa. Secondo le dichiarazioni di Air Zermatt, la donna era caduta nella voragine domenica scorsa, ma è stata scoperta da alcuni alpinisti solo martedì.

Sul ghiacciaio senza equipaggiamento idoneo

Nella giornata di domenica 23 agosto l’escursionista, russa ma residente in Germania, si era avventurata da sola in quota sul Ghiacciaio del Grenz (Grenzgletscher) non lontano dalla Capanna del Monte Rosa di Zermatt. Indossando un paio di pantaloncini e senza equipaggiamento appropriato. Come si legge nel resoconto dell’intervento pubblicato sulla pagina Facebook di Air Zermatt, “nonostante i consigli dei collaboratori della Capanna”. 

Durante l’escursione in solitaria sarebbe caduta in un crepaccio profondo tra 10 e 15 metri. Dopo due giorni e due notti trascorse nel ghiaccio, le sue grida sono state sentite da alcuni alpinisti diretti alla Capanna Margherita. Resisi conto della situazione delicata, hanno allertato immediatamente i soccorsi. Una volta riportata in superficie, la donna è stata elitrasportata in ospedale per accertamenti medici. Fortunatamente non ha riportato ferite, ma una lieve ipotermia (34°C).

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