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Dolomiti, il ritorno della marmotta

 
BELLUNO — Tornano le marmotte nel parco nezionale delle Dolomiti bellunesi. Una quarantina di esemplari sono stati liberati in questi giorni, nell’ambito di un progetto di salvaguardia e reintroduzione di molte specie animali a rischio di estinzione fra cui anche lupi, stambecchi e uccelli.

 

La storia delle marmotte ha dell’epico. La leggenda narra che gli animali si presero cura di una principessa a loro affidata quando era ancora in fasce.

 
 

Certo è che l’animale simbolo delle Alpi fino a poco tempo fa era quasi scomparso. I 41 esemplari lasciati in libertà sono stati pesati e forniti di un "orecchino" colorato per la loro identificazione.

 
 

Ma il progetto di reintroduzione non si ferma qui: nel 2007 si procederà al rilascio di altre 40 marmotte. Gli esperti ritengono infatti che il parco abbia risorse sufficenti per ospitare 1.300-1.500 esemplari.

 
 

Toccherà alle nove aquile presenti nel parco contenere un numero troppo elelvato di marmotte, che  potrebbe causare danni all’ambiente. La marmotta è alla base della dieta del rapace che, in sua assenza, ha dovuto "accontentarsi" di lepri, piccoli camosci e caprioli, galli e serpenti.

 
 
Marco Chiodi

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