Cronaca

Val Pellice, trovato un grifone ferito da un cacciatore. Grave, si tenta di salvarlo

È stato consegnato ai tecnici faunistici del CANC – Centro Animali Non Convenzionali un esemplare di grifone stremato e in gravi condizioni recuperato ieri a Torre Pellice (TO), in Val Pellice, nelle Alpi Cozie.

Dalle radiografie eseguite al CANC, i veterinari hanno potuto notare la presenza nell’ala sinistra di alcuni pallini del tipo usato con i fucili da caccia. Si ipotizza che l’animale, una volta colpito e caduto a terra, non abbia più potuto riprendere il volo e alimentarsi. Per questo versa in un grave stato di deperimento, malnutrizione e disidratazione.

Il Grifone era stato segnalato da due cittadini di Torre Pellice che lo avevano trovato in posizione eretta ma barcollante. Non avendo l’attrezzatura necessaria per recuperarlo, hanno chiamato i Carabinieri Forestali. L’animale non ha un anello di riconoscimento e neanche un microchip di quelli applicati ai volatili nell’ambito di piani di ripopolamento.

Il grifone, una specie in pericolo

Il grifone è tra i più grandi volatili europei, può infatti raggiungere una lunghezza anche di 110 cm, pesare oltre 10 kg e misurare, ad ali spiegate, ben 2 metri e 80 cm. Nidifica su falesie impervie in zone ricche di ungulati nutrendosi esclusivamente di carcasse, svolgendo così un importante ruolo di spazzino.

La specie nel nostro Paese ha subito un declino considerevole: secondo l’IUCN Italia in 50 anni la popolazione italiana di grifone è diminuita di almeno l’83,6% (dai 580 individui stimati nel 1955 ai 95 stimati nel 2005). Pertanto, viene classificato come specie “In Pericolo Critico”. A livello europeo la specie non è considerata minacciata a causa della consistente popolazione spagnola.

Come la maggior parte degli avvoltoi, il grifone è minacciato dalla persecuzione diretta (spari) che indiretta (bocconi avvelenati), sebbene la minaccia principale rimane la riduzione della disponibilità alimentare a causa della diminuzione della pratica del pascolo brado e delle normative sanitarie che impongono lo smaltimento delle carcasse.

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3 Commenti

  1. Mi spiace vedere che come sempre la sampa da sempre la colpa ai Cacciatori, ma in questo momento nessun tipo di caccia è autorizzato di conseguenza di bracconieri si tratta, vorrei sottolineare che non è la stessa cosa!

  2. certo , perché sparare ad un uccello con il “patentino” è diverso vero?
    La cosa che mi lascia perplesso che nel 2020 ci sia ancora gente che si diverte a fare Rambo sparando agli animali. mah !!

    1. È una passione che evidentemente lei non capisce. I cacciatori sono d’altra parte i soli che conoscono gli animali e li regolano. Lei non mangia carne ? É vegano? Gli animali sono fatti per gli uomini e non il contrario! (Va da sè che ok tutava fatto con etica che è il caso nel 98% dei cacciatori, quindi basta con le critiche !! )

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