Montagna.TV

Alaska. Da Trump ai cacciatori licenza di uccidere orsi, lupi e i loro cuccioli nei parchi nazionali

Nei parchi nazionali dell’Alaska, i cacciatori americani potranno presto tornare a risvegliare gli orsi in letargo utilizzando ciambelle come esca. A stanare lupi abbagliandoli con i fari. Uccidere cuccioli di lupo e coyote durante il periodo dello svezzamento. O ancora utilizzare cani per la caccia all’orso. Una licenza a uccidere senza remore che giunge come conseguenza della decisione del Presidente degli USA Donald Trump di abolire i divieti imposti 5 anni fa dall’amministrazione Obama, sensibilmente impegnata nella protezione degli animali.

A riferire la notizia, a pochi giorni dalla celebrazione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, quest’anno dedicata alla tutela della natura, è il Washington post. Nell’articolo di denuncia, la testata sottolinea inoltre che in Alaska verrà anche abolito il divieto di sparare agli animali da velivoli, imbarcazioni o snowmobile.

Il provvedimento contenente le nuove norme, pubblicato nel Federal Register, la gazzetta ufficiale USA, entrerà in vigore tra un mese.

Abolizione dei divieti per rispettare le tradizioni

La richiesta di abolizione delle regole introdotte da Obama è stata avanzata a Trump dai funzionari eletti dell’Alaska, tra cui molti cacciatori. La ragione principale sarebbe che tali divieti rappresentino una “violazione delle pratiche tradizionali dei nativi della regione”. La scelta dell’attuale Presidente degli USA risulterebbe dunque, agli occhi dei nativi dell’Alaska, un atto di protezione nei confronti della tradizione.

Immediata e inevitabile la reazione degli ambientalisti, che hanno definito le nuove regole crudeli e disumane. Soprattutto perché riferite a dei parchi nazionali. Aree di salvaguardia che accolgono annualmente turisti da tutto il mondo, desiderosi di vedere esemplari di orso e lupo vivi, nel proprio habitat naturale.

Il timore espresso dal direttore regionale della National Parks Conservation Association, Jim Adams, è che la decisione di Trump non sia finalizzata assolutamente a rispettare le tradizioni locali. Quanto piuttosto a consentire una rapida riduzione del numero di orsi e lupi per determinare, di contro, un aumento del numero di caribù, alci e altre specie che rappresentano prede favorite dai cacciatori.

Opinione condivisa da Theresa Pierno, presidente della medesima associazione, che dichiara: sparare ad una mamma orso e al suo cucciolo in letargo non è il tipo di tradizione che i nostri parchi nazionali dovrebbero preservare”.

Exit mobile version