Film

“Eiszeit”. La spedizione antartica dei fratelli Huber e Siegrist diventa un film

L’appuntamento Mountain and Chill di questa settimana ci porta indietro nel tempo fino al 2008. Anno dell’epica spedizione in Antartide che ha visto come protagonisti i fratelli Thomas e Alexander Huber, insieme allo svizzero Stefan Siegrist. Da pochi giorni è infatti online su Vimeo, on demand, “Eiszeit – Huberbuam”, il videoracconto dell’avventura che ha visto il trio collezionare successi tra i ghiacci antartici. Il film è in lingua tedesca con sottotitoli in inglese.

“Nel 2008 abbiamo affrontato una grandiosa spedizione nel Queen Maudland, in Antartide – scrive Thomas Huber – . Abbiamo trascorso oltre un mese tra i ghiacci, con le temperature sempre sotto zero. A volte anche fino a -50°C. Siamo riusciti a conquistare delle big wall e a risolvere alcuni problemi in squadra”. 

La pellicola, di 51′ di durata, viene definita dagli Huber come un racconto onesto. Il report di un’avventura che li ha visti impegnati nell’apertura di due nuove vie sull’Holtanna e sull’Ulvetanna, due vette nella catena delle Fenriskjeften Mountains, in condizioni decisamente avverse. L’abile mano del cameraman Max Reichel ha ripreso tempeste di neve, panorami affascinanti e l’immane sforzo degli alpinisti.

Il titolo del film richiama “Eiszeit” (Era glaciale), nome assegnato alla prima via aperta lungo i 750 metri della inviolata parete Ovest dell’Holtanna (2650 m). Una via di 24 tiri valutata di difficoltà 5.11- A4. La loro è stata la terza ascensione della montagna. A una settimana di distanza i tre avrebbero attaccato nuovamente la vetta ma dallo sperone Nord, realizzando così la prima salita in libera della via “Skywalk”, 450 metri con grado 5.10.

Dall’Holtanna gli Huber e Siegrist si sono poi spostati sull’Ulvetanna (2931 m), la vetta più alta della catena montuosa. In due giorni sono riusciti a scalare il pilastro Nord Ovest, aprendo una via nuova di 850 metri, “Sound of Silence” (5.11-/A2), in alcuni tratti in libera e in altri in artificiale. Anche in questo caso, la loro salita ha rappresentato in assoluto la terza della montagna.

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