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Funivia Zermatt-Cervinia. Ripartono i lavori per la più alta traversata delle Alpi

Con l’avvio della fase 2 dell’emergenza coronavirus, ripartono anche i lavori di realizzazione dell’Alpine X – Matterhorn glacier ride II. La funivia che collegherà Zermatt e Cervinia, dai 3821 metri del Matterhorn glacier paradise (Piccolo Cervino) ai 3458 di Testa Grigia, in un tempo di 4 minuti. Un impianto trifune che si presenta come prosecuzione della funivia “Matterhorn Glacier Ride I” e consentirà di passare dalla Svizzera all’Italia e viceversa, anche senza sci, in ogni periodo dell’anno. Si stima che l’impianto possa trasportare sino a 1300 persone all’ora.

La più alta traversata delle Alpi in funivia

Il Matterhorn glacier ride II, la cui inaugurazione è attualmente prevista per fine 2021, rappresenterà la più alta traversata delle Alpi in funivia. Nel dettaglio l’impianto sarà dotato di 10 cabine in grado di accogliere 28 persone caduna e di una campata di 1,7 km tra le due stazioni. Responsabile dei lavori è la ditta Leitner ropeways di Vipiteno. Costo totale del progetto è di 35 milioni di franchi svizzeri.

Realizzare un impianto a una simile quota ha richiesto uno studio accurato di soluzioni ad hoc. Per fare a meno di sostegni, è stato sviluppato un sistema trifune ad alta stabilità nei confronti del vento. A causa poi degli spazi ristretti, a monte verrà impiegata una stazione motrice ridotta. Entrata e uscita delle cabine avverranno a una velocità di marcia di 5m/s.

Le cabine garantiranno un alto livello di design. Ideate da Pininfarina, saranno dotate di sedili in pelle riscaldati. Ampie finestre panoramiche consentiranno di godere al meglio del panorama alpino.

Tra lusso e turismo di qualità

Accanto all’attenzione per i particolari, c’è da ricordare che il progetto sia nato con l’obiettivo di promuovere un turismo di qualità, nel rispetto della natura. Per limitare l’impatto ambientale la Leitner ropeways si è impegnata in una attenta valutazione della tipologia di illuminazione da utilizzare nella stazione a monte e degli accostamenti cromatici della stazione a valle, al fine di garantire una ottimale integrazione nell’ambiente circostante.

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