Film

Kilian Jornet regala 24 ore di visione gratuita di “Path to Everest”

Appuntamento da non perdere domenica 19 aprile

Se siete alla ricerca di qualche intrattenimento per superare una nuova domenica lontani dalle montagne, Kilian Jornet ha la risposta che fa per voi. Il prossimo 19 aprile l’atleta catalano invita tutti a guardare insieme il film “Path to Everest” (1h 24 min, 2018). Pellicola che racconta la sua doppia salita in velocità sul Tetto del Mondo.

“Una sessione speciale di ‘Path to Everest’ da casa”, come l’ha definita sui suoi canali social, dove è possibile trovare il link per registrarsi alla visione gratuita.

“Potrete guardare il film completamente gratuito in una sessione aperta che conterà sui commenti dei registi: Seb Montaz e Josep Serra. Condivideranno con voi i segreti del montaggio così come i momenti più folli e gli aneddoti più divertenti delle riprese”.

Le registrazioni sono aperte fino ad oggi pomeriggio, ore 17.00. Domenica pomeriggio, sempre alle ore 17.00, ogni iscritto riceverà una email con il direct link per guardare il film, che resterà a disposizione degli utenti per 24 ore. Saranno inoltre disponibili sottotitoli in cinque lingue: spagnolo, francese, inglese, tedesco e italiano.

“Path to Everest”

Nel maggio 2017 Kilian Jornet porta a termine una doppia salita in solitaria e senza ossigeno dell’Everest, che in seguito solleverà non poche polemiche.

Il 22 maggio tocca la vetta per la prima volta, partendo dal monastero di Rongbuk (5100 m), chiudendo con un tempo di 26 ore e 31 minuti. Una salita non comparabile a precedenti proprio per la scelta insolita del punto di partenza. Dunque Kilian parte nuovamente all’attacco il 27 maggio, partendo stavolta dal campo base avanzato tibetano. Tempo impiegato per arrivare in vetta: 17 ore. Molto vicino alle 16 ore e 45 minuti impiegate da Hans Kammerlander nel 1996 e le 16 ore e 42 minuti di Christian Stangl nel 2006.

In merito alle polemiche, sono sorti rumori sulla effettiva realizzazione della sua impresa, a causa dell’assenza di prove tecnologiche. C’è chi non è convinto che la vetta sia poi stata raggiunta. Non esistono foto di vetta, i tracciati GPS risultano imprecisi. La pellicola non vuole essere una prova schiacciante di fronte alle accuse ma in ogni caso contiene scene inedite che, a detta di Kilian, potrebbero aiutare il pubblico a formulare la propria idea in merito alla sua doppia ascesa.

Il documentario va in ogni caso oltre l’Everest, ripercorrendo anche tappe della sua infanzia. Un periodo lontano nel tempo in cui si è divertito a stilare una lista di avventure da portare a termine nel futuro, tra cui compaiono gare di corsa e montagne da scalare. Una lista che oggi ha parzialmente completato ma che per certo continuerà a compilare, aggiungendo nuove sfide.

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