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Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026 un’occasione di ripartenza per l’Italia

Mancano poco meno di 6 anni all’appuntamento con le Olimpiadi Invernali di Milano–Cortina 2026, ma la macchina organizzativa spera di poter entrare presto in azione. Negli scorsi giorni la Camera dei Deputati ha difatti approvato il disegno di conversione del decreto contenente le misure per lo svolgimento dei Giochi olimpici e paraolimpici invernali Milano-Cortina 2026. Decreto che ora attende in ultimo la delibera del Senato per diventare “Legge Olimpica”.

“E’ un passo atteso e importante verso la realizzazione dei Giochi invernali in programma sulle nostre montagne”, ha dichiarato Antonio Rossi, campione olimpico e sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia con delega ai Grandi eventi sportivi. Olimpiadi che, come sottolineato dal sottosegretario, diventeranno un modello per tutto il mondo, in quanto “realizzate all’insegna della sostenibilità”.

Giochi Olimpici 2026. Lo sport riparte dopo l’emergenza

L’Aula è apparsa al gran completo nonostante l’emergenza coronavirus. Una presenza che già di per sé ha evidenziato l’attenzione della Camera nei confronti dei Giochi Olimpici invernali, che potrebbero rappresentare una occasione di ripartenza per il mondo sportivo, dopo il fermo indotto dalla pandemia. 408 i voti a favore, 2 i contrari, 2 gli astenuti.

“La Camera dei deputati ha mandato un messaggio di unità e di speranza al Paese”, ha commentato il ministro alle Politiche giovanili e allo Sport Vincenzo Spadafora. “Lo sport sarà un motore per la ripartenza economica e sociale del nostro Paese. Il voto di oggi dimostra che l’Italia di fronte alle emergenze e alle opportunità riesce a fare squadra”.

“Non c’è tempo da perdere”

Il testo prevede, tra i molteplici punti, l’istituzione, presso il Coni, del consiglio olimpico congiunto, con funzioni di indirizzo generale sulla programmazione dei Giochi. È inoltre previsto il riconoscimento quale comitato organizzatore della Fondazione Milano-Cortina 2026, costituita tra Coni, Cip, Regioni Lombardia e Veneto, Comuni di Milano e Cortina, atttualmente operante in regime di diritto privato.

Sulla base delle indicazioni fornite dal comitato organizzatore, la realizzazione delle opere pubbliche sarà invece coordinata da Infrastrutture Milano-Cortina 2020-2026, società che agirà da centrale di committenza e stazione appaltante. Obiettivo della società sarà dare avvio ai lavori per la realizzazione delle opere pubbliche in largo anticipo sui tempi. Così che siano pronte ben prima dell’appuntamento olimpico e consentano di effettuare delle gare test. Un target che può essere raggiunto, come sottolineato da Antonio Rossi, solo con l’aiuto del Governo, cui viene fatta richiesta di alleggerire la burocrazia. “Non c’è tempo da perdere”.

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2 Commenti

  1. Sarò pessimista ma mi baso su precedenti esperienze e fatti conclamati: ma le olimpiadi invernali saranno la ripartenza del solito malaffare…conservate questo mio messaggio e riapritelo nel 2029 quando ci sarà FORSE un bilancio delle olimpiadi

  2. Queste Olimpiadi saranno l’ennesima cattedrale nel deserto,affossando sempre piu’ il bel Paese e le citta’ ospitanti,altro che “un occasione di ripartenza per l’Italia”…
    Le Olimpiadi le vince chi le perde e le perde chi le vince..

    Giovanni

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