
Per me scalare ha il valore aggiunto di servire a niente. Nella grande officina quotidiana degli sforzi dedicati a un vantaggio, a un tornaconto, scalare è finalmente affrancato dal dovere di essere utile. Disobbedisce alla legge di mercato che prevede contropartite all’investimento, al rischio.”
Erri De Luca
Scrittore, poeta, giornalista e traduttore Erri De Luca è, prima di tutto, un uomo di cultura dagli ideali forti e saldi. Il suo viso è segnato di rughe, quelle di un uomo che ha fatto di tutto nella sua vita: camionista, muratore, magazziniere, operaio specializzato. Gli occhi trasmettono l’energia e la curiosità di un ragazzino, quella necessaria per continuare a scoprirsi e a interrogarsi. Erri legge e conosce l’ebraico antico, l’ha imparato da autodidatta per poter tradurre alcuni testi dalla Bibbia, con lo scopo di riprodurla nella lingua più fedele possibile all’originale. Si è dedicato allo studio dell’inglese, del francese, dello swahili, del russo e dell’yiddish. Infine, ma non meno importante, De Luca è un grande appassionato di montagna e arrampicata sportiva, dove ha raggiunto traguardi notevoli. Amico di Nives Meroi e Romano Benet li ha seguiti fino in Himalaya due volte (l’ultima al Manaslu nell’autunno 2019), dalla prima esperienza è nato il volume “Sulla traccia di Nives”.
La vita
Erri De Luca nasce a Napoli il 20 maggio 1950 in una famiglia benestante. La mamma, di origini americane sceglie di chiamarlo Henry, come suo zio. È poi lui a italianizzarlo nell’attuale versione. A 18 anni, conseguito il diploma liceale si trasferisce a Roma dove diventa un militante di Lotta Continua, una delle maggiori formazioni della sinistra extraparlamentare italiana di orientamento comunista rivoluzionario e operaista. I genitori, lo racconta Erri stesso, vivono il suo trasferimento come un allontanamento. Ma questo non rompe alcun legame tra loro. “Erano presenti ed esigenti, ma sempre rispettosi nei nostri confronti (di Erri e di sua sorella, nda)”. Quando la mamma rimane vedova si trasferisce a vivere con lui, ed è lui a prendersene cura per diciannove anni, fino alla morte nel 2009.
Aderente a Lotta Continua vi rimane all’interno fino allo scioglimento, nel 1976. La dissoluzione segna la fine di un’epoca. Molti suoi ex compagni entrano in clandestinità decidendo per la lotta armata, ma non Erri che a questa preferisce l’onestà del lavoro. Tra il 1976 e il 1996 svolge diverse occupazioni: operaio specializzato in fabbrica, camionista, magazziniere e ancora operaio di rampa in aeroporto a Catania. Dopo il terremoto dell’Irpinia del 1980 lavora come muratore a Napoli e poi anche in Francia, a Milano e a Roma. È in questi anni che decide di partecipare ad alcune esperienze di volontariato in Africa. 1983 e 1984 li trascorre in Tanzania dove partecipa a un programma riguardante il servizio idrico di alcuni villaggi, durante la permanenza contrae la malaria. Allo scoppio della guerra in ex Jugoslavia diventa autista di camion nei convogli umanitari. Nel 1999 si trova poi a Belgrado, da solo, durante i bombardamenti da parte della NATO per essere dalla parte del bersaglio. A riguardo di questo suo periodo, Erri De Luca ha dichiarato che il volontariato, per essere fatto in modo saggio, deve essere diretto e gratuito, fuori dalle strutture, arrivando alle persone nel modo giusto e distribuendo solo l’indispensabile.
Nel 2013 viene rinviato a giudizio per istigazione e delinquere in seguito ad alcune sue dichiarazioni riguardo la TAV (linea ad alta velocità Torino-Lione), di cui è un convinto contestatore. “La TAV va sabotata” sarebbe stata la dichiarazione che avrebbe portato alla sua imputazione. Nel 2015 viene poi assolto perché il fatto non sussiste.
La carriera letteraria
Nel 1989, a 39 anni, pubblica il suo primo romanzo “Non ora, quando” in cui rievoca la sua infanzia napoletana. Per Erri è una vera e propria svolta che lo porta a cambiare carriera diventando scrittore a tempo pieno. Negli anni seguenti i suoi libri vengono regolarmente tradotti in francese ed è sempre in Francia che riceve i primi riconoscimenti. Successivamente, i suoi volumi troveranno consenso anche in molti altri Paesi, tanto da arrivare a essere tradotti in 30 lingue.
De Luca in pochi anni diventa un prolifico scrittore realizzando, fino a oggi, oltre sessanta volumi. Nel frattempo, la sua firma, divenuta prestigiosa, ha trovato spazio d’opinione sulle pagine di quotidiani come La Repubblica, Il Manifesto, Avvenire, Il Corriere della Sera. Ed è proprio sulle pagine di quest’ultimo che viene definito “scrittore d’Italia del decennio” dal critico letterario Giorgio De Rienzo.
La penna di De Luca non si ferma a romanzi e articoli d’opinione. Negli anni ha scritto e interpretato cortometraggi come “Di là dal vento”, sotto la regia dello scalatore Andrea di Bari; oppure “Il turno di notte lo fanno le stelle” alla cui regia troviamo Edoardo Ponti; a guidarlo in “Solo andata” è invece Alessandro Gassman. Tra le sceneggiature realizzate da Erri troviamo “La voce umana” per Sophia Loren (regia di Edoardo Ponti).
La montagna
Ad appassionarlo alla montagna è il papà che nonostante fosse napoletano viene arruolato nelle truppe alpine. “Ricordo che fu mandato in Albania e che in quel periodo maledetto della sua vita è stato un po’ confortato, salvato, dalle montagne. Tornò con un senso di gratitudine verso le montagne e, mentre non ci raccontò nulla della sua vita laggiù, ci riportò i canti di montagna”. La passione lo porta verso i trent’anni alla ricerca delle prime esperienze in quota diverse dalle camminate sul sentiero. Qualche cima, una ferrata, qualche primo approccio con la roccia. Nel 2002, alla grotta dell’Arenauta di Sperlonga (Gaeta) scala una via di 8b+ divenendo il primo uomo sopra i 50 anni a riuscirci. Nel 2005 poi si spinge un passo più in là decidendo di seguire Nives Meroi e Romano Benet al campo base del Dhaulagiri in Himalaya. Ne nasce il già citato “Sulla traccia di Nives”, oggi grande classico della letteratura di montagna. Nel 2006 viene selezionato, e giudicato vincitore, dalla giuria del Premio Itas per la letteratura di montagna ma Erri sceglie di rifiutare il Cardo d’oro.
Nel 2014 lo troviamo seduto tra i giurati del Piolets d’Or, il più alto riconoscimento alpinistico al mondo.
Nel 2019 riparte nuovamente insieme a Nives e Romano, questa volta l’obiettivo è il Manaslu, forse con l’intenzione di salire il suo primo Ottomila alla soglia dei settant’anni. Dopo qualche settimana, il gruppo rientra silenziosamente verso casa.
I libri
• Non ora, non qui, 1990, Feltrinelli
• Lettere a Francesca, 1990, Guida
• Una nuvola come tappeto, 1991, Feltrinelli
• La città non rispose, in Italiana. Antologia dei nuovi narratori, 1991, A. Mondadori
• Aceto, arcobaleno, 1992, Feltrinelli
• I colpi dei sensi, 1993, Fahrenheit 451
• In alto a sinistra, 1994, Feltrinelli
• Prove di risposta, 1994, Nuova Cultura
• Pianoterra, 1995, Quodlibet
• Il cronista scalzo e altri scritti, 1996, Prismi
• Alzaia, 1997, Feltrinelli
• Ora prima, 1997, Magnano
• Come noi coi fantasmi. Lettere sull’anno sessantottesimo del secolo tra due che erano giovani in tempo, con Angelo Bolaffi, 1998, Bompiani
• Tu, mio, 1999, Feltrinelli
• Tre cavalli, 1999, Feltrinelli
• Cattività, con Marco Delogu, 1999, Stampa alternativa
• Tufo, 1999, Dante & Descartes
• Elogio del massimo timore. Il salmo secondo, 2000, Filema
• Montedidio, 2001, Feltrinelli
• Altre prove di risposta, 2002, Dante & Descartes
• Lettere da una città bruciata, 2002, Dante & Descartes
• Nocciolo d’oliva, 2003, Messaggero
• Il contrario di uno, 2003, Feltrinelli
• Misteri romani. 22 racconti inediti. Le storie più affascinanti e inquietanti della città, con altri, 2004, Gruppo Editoriale L’Espresso
• Precipitazioni, 2004, Dante & Descartes
• Mestieri all’aria aperta. Pastori e pescatori nell’Antico e nel Nuovo Testamento, 2004, Feltrinelli
• Chisciottimista, 2005, Dante & Descartes
• Sulla traccia di Nives, 2005, Mondadori
• In nome della madre, 2006, Feltrinelli
• Napòlide, 2006, Dante & Descartes
• Sottosopra. Alture dell’Antico e del Nuovo Testamento, 2007, Mondadori
• Lettere fraterne, con Izet Sarajlić, 2007, Dante & Descartes
• L’isola è una conchiglia. Racconti, 2008, La conchiglia
• Almeno 5, con Gennaro Matino, 2008, Feltrinelli
• Il cielo in una stalla, 2008, Infinito edizioni
• Il giorno prima della felicità, 2009, Feltrinelli
• Tentativi di scoraggiamento, 2009, Dante & Descartes
• Penultime notizie circa Ieshu/Gesù, 2009, Messaggero
• Il peso della farfalla, 2009, Feltrinelli
• Tu non c’eri. Scrittura per scene, 2010, Dante & Descartes
• Le rivolte inestirpabili, 2010, Forum (con Danilo De Marco)
• E disse, 2011, Feltrinelli
• Le sante dello scandalo, 2011, Giuntina
• I pesci non chiudono gli occhi, 2011, Feltrinelli
• Il turno di notte lo fanno le stelle, 2012, Feltrinelli
• A piedi, in bicicletta, 2012, Drago (con Fabio Pierangeli)
• Il torto del soldato, 2012, Feltrinelli
• La doppia vita dei numeri, 2012, Feltrinelli
• Ti sembra il Caso? Schermaglia fra un narratore e un biologo, 2013, Feltrinelli
• Storia di Irene, 2013, Feltrinelli
• La musica provata, 2014, Feltrinelli
• Prefazione a Sotto il cielo di Lampedusa, 2014, Rayuela
• La parola contraria, 2015, Feltrinelli
• Il più e il meno, 2015, Feltrinelli
• La faccia delle nuvole, 2016, Feltrinelli
• La Natura Esposta, 2016, Feltrinelli
• Diavoli custodi, 2017, Feltrinelli (con Alessandro Mendini)
• Se i delfini venissero in aiuto, 2017, Dante & Descartes
• Nocciolo d’oliva, 2018, EMP
• Pianoterra, 2018 Feltrinelli
• Il giro dell’oca, 2018, Feltrinelli
• Impossibile, 2019, Feltrinelli
A valle, nelle città, le parole sono aria viziata, escono dalla bocca straparlate, non portano conseguenze. Quassù ce le teniamo in bocca, costano energia e calore, usiamo le necessarie, e quello che diciamo poi facciamo. Quassù le parole stanno in pari con i fatti, fanno coppia.”
Erri De Luca