Cronaca

Calabria: lupo ucciso e appeso a cartello stradale

È successo di nuovo, un altro lupo è stato ucciso. Questa volta è successo a Torre di Ruggiero, sulle Serre Vibonesi, in località Monte Cucco. Non è semplicemente stato ammazzato e lasciato sul bordo di una strada, ma appeso per una zampa a un palo segnaletico. È come se chi ha commesso il gesto avesse voluto lanciare un messaggio. A ritrovarlo alcuni passanti, che hanno subito allertato i carabinieri.

Dai primi rilievi effettuati non sono state trovate ferite d’arma da fuoco né tracce di avvelenamento. A chiarire le cause della morte sarà comunque la necroscopia.

Un ritrovamento di questo tipo era già avvenuto lo scorso 10 gennaio a Marcellinara, nelle vicinanze di Catanzaro. Su entrambi i casi stanno indagando i Carabinieri Forestali. Al momento, secondo testimonianze, la causa scatenante di una simile barbarie pare essere stata la scomparsa di una dozzina di capre a opera del predatore. “Denunciamo con forza questi atti che provocano sconcerto e creano un danno alla comunità calabrese tutta” le parole di Antonio Nicoletti, responsabile aree protette e biodiversità di Legambiente. “Bisogna incrementare gli sforzi per aiutare le aziende che subiscono predazioni a mettere in campo misure concrete di contenimento dei danni. Esistono le conoscenze tecniche e le metodiche per risolvere positivamente la coesistenza tra attività zootecniche e presenza del lupo, e quanto stiamo sperimentando in Sila con il progetto ‘Wolfnet’ rappresenta un metodo da diffondere a scala regionale”.

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7 Commenti

  1. i lupi oramai sono troppi,ben venga se alcuni li troviamo morti, i pastori o chi per essere,fanno
    una selezione Sono troppi gli animalisti che non vedono i problemi della gente che fa un
    durissimo lavoro in montagna

    1. Ogniuno ha la sua opinione, e ci mancherebbe.
      Però prima di scrivere certe cose…. meglio informarsi bene.

    2. Mi piacciono gi animali , se io dovessi uccidere un predatore per difendere uno dei miei animali lo farei , ma lo farei come ultima possibilità , ma appenderli a un cartello è un atto deprecabile e manca di rispetto per un animale che alla fine segue il suo istinto e che comunque ha un ruolo nell’ ecosistema , in quanto ogni parte vivente , se guardiamo al di là delle banalità a cui spesso diamo il nostro primo interesse , serve per la bellissima Creazione in cui viviamo , per cui mancargli di rispetto , con azioni o parole non ci rende superiori , ma piccoli . Poi che giustamente gli allevatori vadano tutelati è chiaro , ma esistono già da anni provvedimenti in tal senso . Comunque anche fra nemici dovrebbe esistere il rispetto , in questo caso invece è solo barbara dimostrazione di ignoranza , o meglio di stupidità

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