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L’incredibile storia di Malice, il cane soccorritore sopravvissuto 16 giorni tra i ghiacci del Cervino

È scappata lo scorso 12 gennaio, Malice, la femmina di pastore belga specializzata nella ricerca sotto le valanghe. È tornata dopo 16 giorni trascorsi all’addiaccio.

È arrivata deperita, pelle e ossa, ma viva. Malice è il cane di Lucio Trucco, guida alpina del Cervino, soccorritore e gestore di rifugio (rifugio Teodulo e rifugio delle Guide) da cui l’animale si è separato senza motivazione. “Non si è mai allontanata. Forse ha seguito una traccia di selvatico, non so darmi altra spiegazione” è il commento di Trucco, sollevato di poter riabbracciare la sua compagna di tante operazioni di salvataggio. “Malice è straordinaria, abbiamo fatto soccorsi d’appertutto: sul Cervino, sul Rosa, sul Monte Bianco”.

Malice se n’è andata in una domenica di metà gennaio, a sera. L’ha vista un gattista impegnato nella battitura della piste che corrono attorno dal Plateau Rosa. Ha subito avvisato Trucco che immediatamente si è messo sulle tracce. L’ha cercata per tutta la notte, sul Plateau, a 3500 metri, poi si è arreso all’evidenza: tornerà.

Avrà fatto chilometri Malice, secondo Lucio fin su alla Monterosa Hutte, ritrovandosi troppo distante dalla quotidianità e non riuscendo a recuperare la strada di casa. Ha vagato sul ghiacciaio per giorni mentre la comunità del Cervino teneva i sensi all’erta, la cercavano tutti. Chiunque uscisse per una pellata ascoltava i rumori, gli elicotteristi scrutavano il ghiacciaio dall’alto. Anche la gendarmeria di Zermatt e persino due clienti venuti apposta dall’Olanda, racconta Trucco. A tornare ci ha pensato da sola, fino a un centinaio di metri dal rifugio delle Guide, sul Plateau Rosa. L’ha vista un turista svizzero, in salita con la motoslitta, nel tardo pomeriggio, ha subito capito che era Malice. L’ha caricata, malconcia, riportandola al suo padrone. Ora sono di nuovo insieme Malice e Lucio. “Ha perso 5 chili, per ora mangia e dorme. Ci vorrà qualche settimana perché si rimetta del tutto”. Poi saranno pronti a tornare operativi, a saltare su qualche elicottero, per dare una mano a chi si trova nei guai.

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