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Giornata contro la violenza sulle donne, a teatro la storia delle sorelle Grassi

Il 25 novembre si celebra la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Una ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1999 per condannare, secondo la definizione ONU, “qualsiasi atto di violenza fondata sul genere che comporti, o abbia probabilità di comportare, sofferenze o danni fisici, sessuali o mentali per le donne, incluse le minacce di tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia che si verifichi nella sfera pubblica che in quella privata”.

“Ognuno ha la responsabilità di prevenire e porre fine alla violenza contro le donne e le ragazze, iniziando a cambiare la cultura della discriminazione”, ha dichiarato il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon.

In occasione di una giornata tanto importante, verrà presentato lo spettacolo teatrale “Voglio andare lassù. Breve storia delle Sorelle Grassi”, che andrà in scena mercoledì 27 novembre alle ore 21 al Teatro San Giorgio di Udine. Un’opera che punterà l’attenzione su quella che è stata a lungo la discriminazione femminile nel mondo dell’alpinismo.

In scena l’anticonformismo delle sorelle Grassi

Nato da una idea di Melania Lunazzi, “Voglio andare lassù” racconta la storia di Angelina, Giacoma e Anna Grassi, tre sorelle di Tolmezzo (UD) che, a cavallo tra Ottocento e Novecento, decisero di andare controcorrente e inseguire la propria voglia di alta quota. Lo spettacolo si fonda su una ricerca documentaria miscelata ad inserti di fantasia e un po’ di ironia. Sul palco insieme all’autrice ci saranno anche Nicoletta Oscuro in qualità di voce narrante e Paolo Forte, che accompagnerà le parole con la fisarmonica.

Melania Lunazzi non è nuova al mondo del pionierismo alpinistico del Friuli Venezia Giulia. Ha condotto numerose ricerche nel corso degli anni, durante le quali si è imbattuta nelle figure delle tre sorelle. In scena ha deciso di portare due voci, impegnate in sei doppi dialoghi tra le sorelle. Le vicende sono ambientate a casa Grassi, a Tolmezzo, in una malga alpina e a Udine.

Un mix di parole, note e immagini, che scorrono alle spalle degli attori. Foto d’epoca e immagini contemporanee oltre a riprese video realizzate in tempi moderni dal Museo Carnico Michele Gortani e riprese con il drone in sorvolo sul  Sernio.

Ascese senza uomini

Secondo ricerche di archivio, le sorelle avrebbero realizzato negli anni Settanta dell’Ottocento diverse salite, tra cui quella del Monte Canin dalla Val Resia, quella del Sernio e dell’Antelao. La memoria delle tre sorelle è andata perduta nel tempo, forse soprattutto a seguito dello spostamento della sede del CAI da Tolmezzo a Udine.

Nella loro epoca erano ben poche le donne alpiniste. Provenienti da famiglie agiate e sempre accompagnate da uomini. Anna, Giacoma e Angelina erano in un certo senso delle rivoluzionarie. Intrapresero le loro salite senza uomini a fare da traino, fatta eccezione delle guide locali che accompagnavano anche gli uomini in quota.

Una scelta che non mancò di essere criticata, nel contesto locale, non essendo i loro nomi noti al di fuori della Regione. Con l’opera della Lunazzi il loro messaggio però oggi risuona forte, valica i confini del Friuli Venezia Giulia e ci porta inevitabilmente a chiederci quante altre donne, sconosciute al di fuori delle proprie montagne, abbiano cercato di aprire una strada che oggi consente all’alpinismo odierno di essere privo di discriminazioni.

L’iniziativa è promossa con il  sostegno del Comune di Udine – Assessorato alla Cultura e Assessorato alle Pari Opportunità, del CAI Friuli Venezia Giulia (CAI FVG), promotore dell’iniziativa, e della Fondazione Friuli. Lo spettacolo è in collaborazione con il CSS Centro Servizi e Spettacoli ed è ad ingresso gratuito.

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