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Nuova via sulla Nord della Cima Grande di Lavaredo per Martin Varga e Filip Koman

Gli alpinisti slovacchi Martin Varga e Filip Koman hanno aperto, al termine dell’estate, una nuova via sulla parete Nord della Cima Grande di Lavaredo, in Dolomiti, ribattezzata  “Forever Young” (VIII A2 S2/S3).

Sono stati necessari 17 giorni in parete e 8 notti di bivacco, distribuiti tra il 15 agosto 2018 e il 22 settembre 2019, per completare i 14 tiri che compongono la via, lunga in totale 470 metri.

Il racconto dell’impresa ha fatto la sua comparsa su Youtube pochi giorni fa. “La via è in memoria di Maroš Červienka, grande alpinista slovacco morto sul fianco dello sperone della Brenva sul Monte Bianco il 2 luglio 2018”, si legge in calce al video. “Torneremo il prossimo anno, nel 2020, per la prima libera completa. A occhio sembrerebbe essere un 8a, conclude il breve messaggio.

Una via lunga due anni

La via, come racconta Martin al magazine Bergsteigen.com, era balzata ai suoi occhi nell’estate 2018, sulla via di ritorno da Chamonix, durante una sosta alle Tre Cime. “Ho visto una via sulla Cima Grande, che sembrava non essere stata ancora percorsa. Ma bisognava indagare, perché non tutti i percorsi sono pubblicati nelle guide di arrampicata o su internet. Così ci siamo avvicinati alla parete per controllare: la linea era ancora libera”.

Lo stimolo aggiuntivo alla curiosità di tentare la via è arrivato dalla prematura morte dell’amico Maroš, il cui corpo non è stato ritrovato nonostante una settimana di intense ricerche dei soccorritori. “Era il mio mentore nelle grandi avventure alpine”, ricorda Varga. “Dopo aver scalato insieme il Pilone Centrale del Freney, il Grand Pilier d’Angle lungo la Bonatti-Gobbi e la Nord dell’Ortles, ho pensato che non avrei mai più trovato un alpinista più cauto di lui”.

Così Martin ha deciso di tornare alla Cima Grande in ottobre, con Rišo Schwarcz come compagno di cordata. Non si aspettavano di trovare mezzo metro di neve fresca. I primi tiri sono sembrati terribili, nonostante ciò sono avanzati un po’ lungo la via, finché la finestra meteo ha consentito. Hanno così rimosso le corde fisse prima dell’inverno e sono tornati a casa.

La seconda estate è quella buona

Quest’estate ha trovato come compagno di avventure Filip Koman. Insieme sono tornati alla parete a giugno, ma Martin non si sentiva abbastanza bene e sono riusciti giusto a piazzare una targa all’ingresso del percorso. Due settimane di pausa per riprendersi e sono tornati sul posto.

Non avrebbero potuto completare la salita se non fossero giunti in loro aiuto altri alpinisti in zona a prestar loro un po’ di attrezzatura, come Dušan Beránek che ha ceduto temporaneamente il suo portaledge, e Peter Kuzmiak che ha fornito il suo sacco da recupero. Altri amici hanno prestato delle corde, perché le loro erano già fissate alla parete e così, con un gioco di squadra a più riprese sono riusciti a raggiungere la vetta per poi riscendere rapidamente in corda doppia, quando ormai restavano solo 20 minuti di luce.

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