Meridiani Montagne

Marmarole e Dolomiti di Comelico, nel cuore selvaggio del Monti Pallidi con il nuovo numero di Meridiani Montagne

È in edicola il nuovo numero di Meridiani Montagne dedicato al cuore selvaggio del Monti Pallidi: Marmarole e Dolomiti di Comelico.

Le Marmarole si sviluppano per circa 13 chilometri, con andamento ovest-est, tra Cima Belprà e il Pian dei Buoi. Un territorio per escursionisti che amano luoghi appartati, montagne imponenti, distese di foreste e itinerari spettacolari, come il sentiero Sanmarchi e il giro ad anello MarmaroleRunde.

Poi, dalle Marmarole, Montagne pone sotto la sua lente anche le Dolomiti del Comelico, alla scoperta dei versanti meno noti e delle pareti che hanno fatto la storia dell’alpinismo nell’”Epoca d’oro del sesto grado”.

Allegato al numero, a richiesta, il calendario 2020 dedicato agli Ottomila, per trascorrere il nuovo anno nell’aria sottile delle grandi montagne della Terra.

A presentarci il numero “Marmarole e Dolomiti di Comelico” il direttore Marco Casareto:

“Una delle leggende dolomitiche più suggestive riguarda le Marmarole, l’impervio gruppo montuoso che domina il centro del Cadore. Vi si narra di un palazzo di ghiaccio costruito sul Cimon del Froppa e abitato dalla regina dei crodères, esseri dall’aspetto umano, con barba e lunghi capelli, ma indifferenti a qualsiasi sentimento – gioia o dolore, odio o amore – perché dal cuore di pietra. Una favola che ben riflette la natura aspra e selvaggia di quelle cime di difficile accesso. Montagne così poco frequentate che qui si possono ancora trovare foreste incontaminate, come il bosco vetusto di Col Nero, piccolo scampolo di natura vergine all’interno della Riserva di Somadida.

Forse è stato proprio quello, il proverbiale richiamo della foresta, a spingere il nostro Marco Albino Ferrari, fondatore di Montagne, a lasciare Milano e il ruolo di direttore scientifico della rivista. Arriva sempre il tempo in cui un padre decide che il figlio è ormai pronto a camminare con le sue gambe. Magari con altri modi e mezzi, ma noi ci impegniamo a proseguire nella direzione da lui tracciata: aiutare chi va in montagna a capire a fondo il mondo misterioso e magnifico che lo circonda”.

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