Rifugi

La Capanna Carrel e le nuove regole. Le Guide del Cervino: “Contenti per com’è andata la stagione”

Le prime nevi hanno già lambito i versanti del Cervino, chiudendo definitivamente questa stagione estiva. Ora è tempo di riposo, di quiete in quota nell’attesa dell’inverno, quello vero, con le sue (si spera) abbondanti precipitazioni nevose.

Settembre è però anche il mese in cui ci si siede attorno a un tavolo e si ragiona sull’estate. Una stagione che all’ombra della Gran Becca ha avuto qualche novità, come la regolamentazione dei pernotti alla Capanna Carrel con l’introduzione della prenotazione del posto letto. Ne avevamo parlato lo scorso giugno con Flavio Bich, presidente della Società Guide del Cervino. Siamo tornati da lui per tirare le somme e capire come ha funzionato questa prima stagione di nuove regole alla Capanna.

Flavio, com’è andata questa prima estate?

“In linea di massima è andata bene, anche se rimane qualcosa da migliorare. Molti, soprattutto le guide e chi va di più in montagna, sono rimasti contenti da questa regolamentazione. Hanno dimostrato di apprezzare il tentativo di limitare, per quanto possibile, il caos.”

Siete riusciti ad avere sempre una guida in Capanna?

“Si, tolti i giorni di tempo veramente brutto in cui non era il caso di salire.”

Quando ci siamo sentiti la prima volta il prezzo del pernotto era ancora da definire, per quale cifra avete deciso?

“abbiamo stabilito un prezzo di 30 €, ridotto a 15 € per le guide.”

Cosa avete fatto (o farete) con i proventi di questa stagione?

“Per ora abbiamo realizzato qualche lavoro di manutenzione lungo la via di salita. Abbiamo sostituito alcune corde rovinate, lo facciamo ogni qual volta capita di vederne una malmessa; e abbiamo rimosso alcuni massi diventati pericolosi. In futuro ci saranno sicuramente da fare altri lavori in Capanna, ci sono sempre lavori da fare in Capanna. Tra i tanti la sistemazione della lamiera del tetto.”

Cosa immaginate per l’anno prossimo?

“Penso che continueremo così, cercando di affinare sempre più la cosa. Ovviamente non si può fare tantissimo in più, ma cercheremo di sistemare ancora meglio la Capanna.”

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2 Commenti

  1. Visto filmato in TG: Monte BIANCO ZONA FRANCESE.Gli agenti d’alta montagna della Gendarmerie..trovano comitive che stazionano in bivacchi.Chiedono se hanno prenotato posto in rifugio ed effettivamente dai telefonini appare il riscontro.Dicono che sono in procinto del balzo finale.Poi i Gendarmi invitano a farsi perquisire le dotazioni , dagli zaini voluminosi spuntano tendine,materassini , sacchi a pelo e fornelletti e viveri.In pratica i furbacchioni alla sera disdicono il pernottamento al rifugio che non puo’ compensare la perdita con altre prenotazioni avendo raggiunto la quota massima teorica . Di notte i furbacchioni sparagnini montano tende oppure occupano il bivacco in ogni angoletto.
    Troppi 30 euro??In campeggi balneari costa ancor di piu’.

  2. Ma vorrei vedere se le guide non sono soddisfatte! 3 richieste di prenotare 3 4 posti tutte andate a bagno sentendosi rispondere tutto pieno luglio agosto poi non so se si libera qualcosa, provi a richiamare.
    Dopo la seconda volta c’è venuta un idea….richoamiamo da un numero diverso chiedendo la disponobilita di una guida e relativi costi.SORPRESA il posto c’era quando si voleva o quasi, chiedendo info e fingendosi sorpresi che il posto vi fosse ci han detto che se si va con le guide il posto si trova.
    Ecco fatto, il bisinnes della montagna va avanti e chissenefrega di tutti quelli che non hanno 1300euro per una guida.
    Ma per carità la soluzione c’è, basta partire dall Orionde e farlo on giornata, testuali parole di una guida intervistata sul giornale web VDA, ma si tanto 7 8 11 15 morti, uno più uno meno….

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