Rifugi

In rifugio gratis senza smartphone. Oltre 19mila le candidature

Sono quasi 20 mila le candidature giunte negli scorsi giorni per partecipare al programma “Recharge in nature”. Cinque giorni in rifugio gratis, nel cuore delle Dolomiti bellunesi, a patto di lasciare lo smartphone a casa.

Le richieste sono arrivate da tutto il mondo, dagli Stati Uniti all’Australia, dal Brasile alla Costarica. E ancora da Cina, Nuova Zelanda e molteplici Paesi europei, quali Portogallo, Germania, Francia, Svizzera, Spagna e Inghilterra.

Un dato significativo che fa comprendere quanto, nel mondo iperconnesso in cui viviamo, sia sentita la necessità di staccare da tutto. Almeno per qualche giorno, e tanto meglio se a contatto con la natura.

Boom di candidature

Per partecipare a “Recharge in nature” i promotori hanno richiesto agli interessati di inviare la propria candidatura entro il 9 agosto. Essenziale la descrizione della propria motivazione, con possibilità di allegare un video di presentazione della durata massima di un minuto. Sono stati in tanti a confessare in tal modo il proprio livello di stress e il desiderio di staccare la spina. Oltre 19.000 candidature per 10 posti in palio sono davvero una cifra da capogiro.

15.213 sono arrivate dall’Italia, 3.889 dall’estero. Significativo anche il numero di coloro che, in poco meno di un mese, hanno consultato il sito del programma: 83.207, con una media di 2,21 minuti ad accesso. Innumerevoli anche le telefonate ricevute dagli uffici turistici locali e le segreterie comunali alla ricerca di informazioni su come potersi candidare e su eventuali date future di replica dell’iniziativa.

Al momento sono in corso le selezioni. Gli organizzatori si sono posti come obiettivo di comunicare i risultati ai vincitori entro e non oltre 1 settimana. Il lavoro non è poco. Basti pensare che sono oltre 2.000 i videomessaggi ricevuti. L’analisi delle motivazioni espresse dai candidati verranno valutate col supporto di esperti nel settore della comunicazione e del marketing e di uno psicologo esperto in dinamiche socioculturali ed effetti tecnologici sull’essere umano.

“Recharge in nature”. In rifugio senza smartphone

Il progetto “Recharge in nature” prevede 5 giorni di soggiorno, tra il 13 e il 17 settembre, in uno dei rifugi distribuiti tra i gruppi dolomitici del Civetta, del Pelmo e della Marmolada, zona investita dalla tempesta Vaia dello scorso ottobre. Con il divieto assoluto di utilizzare lo smartphone. Una iniziativa lanciata da Dolomites Maadness e promossa da 7 amministrazioni comunali: Rocca Pietore (capofila), Alleghe, Livinallongo, Colle Santa Lucia, San Tomaso Agordino, Cencenighe e Taibon.

Per questa prima edizione la struttura ospitante sarà il Rifugio del Cai Onorio Falier a 2.074 metri di altezza in val Ombretta, ai piedi della Parete d’Argento della Marmolada. Ai partecipanti verrà proposta una esperienza inedita. Per evitare di cadere nella tentazione di riaccendere il telefono, saranno organizzati in rifugio momenti di aggregazione in cui parlare faccia a faccia, favorendo lo sviluppo di nuove amicizie. Inoltre verranno svolti piccoli lavori nei boschi e lungo i sentieri eattività all’aria aperta in compagnia di un maestro di mindfulness.

Oltre alla regola del “Vietato utilizzare lo smartphone”, ve ne è una seconda altrettanto importante: “Non tornare come eri partito, ma torna diverso”.

 

 

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