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Sei consigli per affrontare in sicurezza una via ferrata

Quando si decide di affrontare una via ferrata, come per qualsiasi altra attività in montagna, è necessario prestare attenzione sin dalla preparazione della gita a casa, scegliendo la difficoltà dell’itinerario in base alla propria forma fisica e a quella dei nostri compagni, dotandosi della cartina della zona e della relazione della via ferrata, studiando il percorso, consultando il meteo e organizzandosi per partire presto al mattino. Bisogna anche informare sempre qualcuno sulla propria meta e avvisarlo al nostro rientro.

Cosa mettere nello zaino?

È importante scegliere l’equipaggiamento adeguato, per questa ragione prima di partire bisogna verificare di avere nello zaino: l’imbragatura specifica, il casco, il set da ferrata completo di longe, moschettoni e dissipatore, scarpe da approach, un paio di guanti, abbigliamento tecnico idoneo, una frontale, una bussola, un telefono carico, un power bank, una cartina specifica della zona, un piccolo kit pronto soccorso, il gps, l’acqua e cibo a sufficienza.

Durante l’escursione è fondamentale prestare attenzione alla topografia, ascoltare e osservare l’ambiente nel quale siamo immersi e i nostri compagni, avendo riguardo dei meno allenati e dimostrandosi pronti a dare una mano a chi si trova in difficoltà. In caso d’incertezza bisogna sapere rinunciare alla gita tornando indietro in tempo.

Equipaggiamento e materiale

Set per ferrata

La principale attrezzatura per affrontare una via ferrata è il set per la ferrata, composto da 2 longe (cavo o fettuccia), due moschettoni e dal dissipatore.

I moschettoni

I moschettoni da ferrata consentono di agganciare facilmente anche superfici grosse come scalini o catene, sono più robusti e sopportano carichi di rottura maggiori rispetto ai moschettoni normali. I più moderni sono dotati di un meccanismo di chiusura automatica, ghiera bloccante o leva di sicurezza, azionabile solo volontariamente.

Il dissipatore 

Per la sicurezza è molto importante un utilizzo corretto del dissipatore, che ha l’obiettivo di mitigare il fattore di caduta: perché funzioni correttamente i moschettoni devono essere agganciati entrambi al cavo.

L’imbragatura

Per i bambini e i ragazzi sotto i 14 consigliamo l’utilizzo dell’imbragatura alta, che avvolge parte bassa e alta del busto. Per gli adulti può essere utilizzata un’imbragatura bassa, come nel climbing, più comoda e pratica ma meno sicura in caso di rovesciamento.

Il casco

È necessario indossare il casco per proteggersi dalla caduta di sassi, dovuta da eventi naturali o da persone che ci precedono. Eventualmente è consigliabile indossare il casco alcuni metri prima dell’attacco della via.

La calzatura

Le scarpe da approach o avvicinamento sono adatte a questa attività, è importante che siano dotate di una suola di qualità adeguata.

I guanti

I guanti sono utili per proteggerci da eventuali cavi sfilacciati e per avere maggiore grip nella presa. Possono essere utilizzati guanti specifici per questa attività che solitamente hanno alcune estremità delle falangi delle dita libere per garantire una maggiore sensibilità durante le manovre.

Tecnica di progressione

Bisogna scalare usando prima i piedi, poi la testa e infine le mani’, diceva Bruno Detassis. Come per l’attività alpinistica, anche la tecnica di progressione su vie ferrate prevede di muoversi cercando di usare prima la spinta delle gambe e dei piedi, tenendo i talloni bassi, accertandosi della presenza di appoggi e riducendo al minimo l’uso delle braccia. Bisogna avanzare trascinando insieme i due moschettoni, agganciandoli sempre in successione e sganciando il secondo solo quando il primo è già stato agganciato al tratto di cavo successivo. È assolutamente sconsigliato, per ragioni di sicurezza, trovarsi sullo stesso tratto di cavo in due persone nello stesso momento.

Pericoli 

In primavera e in estate i temporali in montagna sono frequenti e diventano molto pericolosi se ci sorprendono lungo una via ferrata che a causa dei materiali metallici dei quali è costituita attira spesso i fulmini. Per questa ragione, se si dovesse venire sorpresi da un temporale, bisogna, se possibile, allontanarsi dal tragitto oppure identificare il luogo più idoneo per una sosta sicura. Ulteriori pericoli sono rappresentati dalla scarsa manutenzione delle attrezzature della ferrata e dalla caduta di pietre.

Regole per una chiamata di soccorso efficace e veloce 

In italia la chiamata di soccorso è gratuita su tutto il territorio nazionale: è necessario chiamare il 112, numero unico europeo per le emergenze, valido in ogni regione tranne in veneto, dove bisogna chiamare il 118, attivo anche all’estero. Per le disposizioni generali da seguire durante la chiamata, consigliamo di leggere la sezione ‘la richiesta di soccorso’ all’interno del sito del il corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (cnsas).

Non improvvisare

È fondamentale avvicinarsi gradualmente alla montagna, condividendo l’esperienza con persone preparate, frequentando i corsi del cai o rivolgendosi alle guide alpine.

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