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Mountain and Chill – “Karl Meltzer: Made to Be Broken”, un’impresa da record sul sentiero degli Appalachi

Il caldo è finalmente arrivato e tocca mettere via il plaid che ha accompagnato i nostri appuntamenti “Mountain and Chill” negli ultimi mesi. Ma il cinema non conosce stagione, quindi mettetevi comodi con una bibita fresca e seguite i nostri consigli!

Questa settimana vi proponiamo “Karl Meltzer: Made to Be Broken (2017, 41’), appassionante documentario disponibile su Netflix in cui viene raccontato il terzo e ultimo tentativo del celebre ultramaratoneta statunitense Karl Meltzer di portare a termine gli oltre 3.500 chilometri del sentiero degli Appalachi negli Stati Uniti.

Dopo due fallimenti, nel 2008 e nel 2014, il 18 settembre 2016 Karl è riuscito a completare il percorso partendo da Nord, dal monte Katahdin nel Maine, fino al monte Springer in Georgia in soli 45 giorni, 22 ore e 38 minuti.

In totale circa 4,2 milioni di passi, 678 ore di corsa, 345.100 calorie bruciate e 20 paia di scarpe consumate.

Al di là della forza fisica e di volontà di Meltzer, determinante è stato il lavoro del team di supporto, che si è occupato di ogni dettaglio essenziale per rendere fattibile l’impresa, dalla preparazione dei cibi al recupero fisico e morale dell’atleta.

Un rapporto, quello tra Karl e la sua squadra, ben descritto nel documentario, con alti e bassi, momenti di tensione e divertimento, come è normale che accada in simili circostanze.

Un lavoro di gruppo iniziato con un attento pre-planning, in cui Meltzer ha informato i ragazzi del percorso che avrebbe compiuto e di tutte le potenziali strade che incrociassero tale cammino, per consentire loro di andargli incontro a ogni tappa, allestendo i check point giornalieri in attesa del suo arrivo. Oltre a fare la spesa e preparare il cibo, il super team si è occupato anche del bucato. Davvero impareggiabili!

Nell’ultima settimana si è unito alla compagnia anche Scott Jurek, ex detentore del record dell’Appalachian Trail, che ha corso insieme a Karl gli ultimi 48 chilometri, la maggior parte al buio.

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