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Nuovo allarme per il Laboratorio Piramide in Nepal

Il Laboratorio Piramide, centro di ricerca italiano all’Everest, rischia la definitiva chiusura e la sua distruzione per i ritardi che il CNR accumula mese dopo mese nel dare esecuzione agli accordi condivisi con l’Associazione EvK2CNR.

Dopo il mancato pagamento per anni dei contributi dovuti da parte del CNR e dopo l’intervento di mediazione del Tribunale di Roma, i legali delle parti hanno trovato un accordo e lo stesso CNR, per voce del suo coordinatore Antonello Provenzale, aveva rilasciato dichiarazioni, anche in un’intervista alla prestigiosa rivista scientifica Nature, nelle quali si annunciava la soluzione delle “incomprensioni” e l’avvio di una fase di rilancio dei progetti legati al Laboratorio Osservatorio Piramide. Un gioiello della capacità scientifica e tecnica italiana nel mondo.

Ma la burocrazia, come spesso accade, sembra avere ancora una volta il sopravvento. E tutto è fermo.

Peraltro, sul fronte internazionale e dell’interesse per la “Piramide” si registrano invece positivi segnali. Oggi l’università di Grenoble, il più importante centro di studi glaciologici d’Europa che opera anche come centro CNRS (il CNR francese), ha confermato il suo entusiasmo per la collaborazione in essere presso il Laboratorio Piramide che accoglie e supporta le stazioni meteorologiche di nuova generazione da loro recentemente lì installate.

L’Ente Spaziale Francese poi, che da oltre 15 anni collabora con EvK2CNR, è entusiasta della loro stazione Doris installata presso la Piramide che fornisce costantemente e in tempo reale dati di riscontro da terra di tipo geodetico alla costellazione di satelliti francesi. I dati della stazione Piramide (italiana, seppur con strumenti francesi) a detta degli scienziati d’oltralpe sono storicamente i più completi e attendibili rispetto a quelli di tutte le altre loro stazioni a terra.

Proprio venerdì la stazione sismica dell’OGS- Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale di Trieste ha registrato una scossa di terremoto del 5 grado della scala Richter. Un sismografo sofisticato quello dell’OGS, collegato ad una stazione master GPS che registra (unico) i movimenti della crosta terrestre della regione dell’Everest in un punto strategico dove la placca indiana si scontra con quella tibetana. I dati della stazione sono condivisi ovviamente con i centri di ricerca di tutto il mondo e il fatto che l’Agenzia Europea che censisce i terremoti l’abbai citata come prima stazione tra quelle che hanno registrato il recente evento è significativo.

Infine, la settimana scorsa una delegazione composta da una ventina di alti funzionari del Governo del Nepal era in ricognizione nella zona della Piramide e del Campo Base dell’Everest. Tra questi Mr. Rajendra Raj Dhakal e Dipak Kumar Thapa del Ministero della Cultura, Turismo e Aviazione Civile Mr. Poudeep Shresta dell’Ufficio del Primo Ministro e del Consiglio dei Ministri, Ms. Meera Acharya, e Sita Shamba del Dipartimento del Turismo, Ms. Dhanlumari Guragai del locale Dipartimento del Turismo, Mr. Bahavat Raj Sigdel. Ci ha relazionato il “grande” Gian Pietro Verza, guida alpina e storico tecnico della Piramide in missione lì durante questo mese di maggio: “Abbiamo ricevuto gli ospiti nell’ufficio all’interno della Piramide e abbiamo fatto una cronistoria del progetto fino alle manutenzioni di questi giorni e ai risultati ottenuti negli anni. I funzionari hanno espresso la loro riconoscenza per  quanto abbiamo fatto e stiamo facendo per la ricerca in alta quota nel loro Paese, individuando la Piramide come una comune eccellenza, italiana e nepalese, da valorizzare per tutta la comunità scientifica internazionale”.

Raccomandazione che il Segretario Genrale della World Meteorological Organization delle Nazioni Unite aveva a fine novembre 2018 rivolto direttamente al Presidente del CNR Inguscio motivandola con una lunga missiva che sottilieva la strategicità dei dati e del Laboartorio Osservatorio sul tetto del mondo per lo studio dei cambiamenti climatici.

Ma tutto questo lavoro e sforzo rischia di essere disperso e definitivamente rovinato se non si avrà la volontà di intervenire subito.

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2 Commenti

  1. Ci sono appena stato. Perche’ non raccontate che e’ diventato un lodge che ospita i turisti anche negli uffici, dove il materiale di ricerca e’ abbandonato e praticamente non esiste ricerca o manutenzione? Ho tutte le fotografie per provarlo…

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