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Il Sentiero Italia riparte da Trento

Il Sentiero Italia è ripartito alla grande. Giovedì 2 maggio, nel quadro del Film Festival di Trento, un importante evento organizzato dal CAI ha dimostrato che il trekking attraverso le Alpi, gli Appennini e le isole ha oggi un’importanza centrale per il Club fondato da Quintino Sella. 

Il Sentiero Italia CAI è un grande cantiere verde. E’ il frutto di un’idea, di un sogno, di una volontà. Oggi diventa un pezzo d’Italia, che consente a ognuno di scoprire il paesaggio e la storia e al tempo stesso di scoprire sé stesso”.

Così ha ha spiegato il valore del percorso Vincenzo Torti, presidente generale del CAI, che ha introdotto la serata di Trento insieme al presidente del Festival Mauro Leveghi, ed Anna Facchini, la prima donna a diventare (un anno fa) presidente della SAT.

Prima e dopo il suo intervento, in un dibattito condotto da Luca Calzolari e da Roberto Mantovani, molte voci hanno fatto il punto sullo straordinario itinerario di oltre 6800 chilometri che collega Muggia e il confine tra Italia e Slovenia con Santa Teresa di Gallura. 

I primi interventi hanno raccontato la genesi del progetto, e la nascita dell’Associazione Sentiero Italia, che aveva tra i suoi soci Riccardo Carnovalini, Cristina Di Bono, Stefano Ardito, Alfonso Bietolini, Giancarlo Bracci, Giancarlo Corbellini, Roberto Mantovani e Donato Vece. 

Il pubblico a Trento il 2 maggio

In un intervento che ha affascinato la platea, Alfonso Picone Chiodo, ideatore del Sentiero Italia sull’Aspromonte, ha raccontato l’arrivo dell’escursionismo e dei segnavia in un massiccio ancora noto soprattutto per i sequestri di persona, e dove Carabinieri e Polizia si spingevano in assetto di guerra. Trent’anni fa sul massiccio c’era un’atmosfera terribile. La gente ci guardava in cagnesco, le forze dell’ordine ci convocavano per chiedere a chi sarebbe servito il nostro lavoro” ha spiegato Picone Chiodo. “Ce l’abbiamo fatta. Oggi l’Aspromonte è protetto da un Parco Nazionale, e migliaia di camminatori percorrono ogni anno i suoi sentieri”. 

A raccontare la fase successiva della storia è stato Teresio Valsesia, un uomo della Valgrande e del Monte Rosa che si è innamorato dell’Appennino e dell’Aspromonte, ha viaggiato molte volte tra Macugnaga e la Calabria per aiutare a segnare il Sentiero. E che ha organizzato (con Carnovalini e Corbellini) le due edizioni del Camminaitalia. 

Spezzoni del documentario CamminaItalia 95 di Renato Andorno, dedicati alle prime e alle ultime tappe, hanno ricordato quell’evento lungo 6000 chilometri che ha visto la partecipazione (anche per poche tappe) di oltre 5000 camminatori italiani e stranieri.  E’ stata una marcia straordinaria, e non sarebbe esistita senza l’impegno di migliaia di soci di più di cento sezioni del CAI” ha raccontato Valsesia. 

Dopo l’intervento del presidente Torti, le informazioni più aggiornate sul percorso sono state fornite dal vicepresidente del CAI Antonio Montani, e da Alessandro Geri e Carlo Alberto Zanella della Struttura operativa sentieri e cartografia del Club. 

Un anno fa tutto il CAI ha deciso di mobilitarsi per il Sentiero Italia. In dodici mesi abbiamo fatto un lavoro che pensavano di terminare in cinque anni” ha detto Montani. “Ci ha consentito di farlo la straordinaria e volontaria mobilitazione dei soci di tutta Italia, e soprattutto del Centro-Sud

Alessandro Geri, dopo aver sottolineato a sua volta la qualità e la quantità del lavoro già fatto sul terreno, ha auspicato che “il Sentiero Italia diventi una realtà anche per lo Stato italiano, perché per molte delle cose che vanno fatte il volontariato non può bastare. Se accade in Spagna per il Cammino di Sntiago può accadere anche in Italia”. 

Copertina del primo volume

Carlo Alberto Zanella, del CAI Alto Adige, ha raccontato che un recente accordo con la Provincia Autonoma di Bolzano ha finalmente permesso il decollo delle 13 tappe altoatesine del Sentiero Italia, che qui si chiama anche Wanderweg Italien. 

Nella serata di Trento è stato anche presentato il primo dei nove volumi de Le montagne incantate, la collana dedicata alle Alpi, agli Appennini e alle isole da National Geographic Italia e dal gruppo Espresso-Repubblica, con il patrocinio del CAI. Il primo volume, in edicola dal 3 maggio, è dedicato al Friuli e al Veneto. 

Intanto, in tutte le regioni, prosegue la staffetta inaugurale del Sentiero Italia. La prossima tappa, sabato 11 e domenica 12, è nel Lazio, tra Cittareale e Amatrice. 

 

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